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Inviato il: Lunedì, 21-Dic-2020, 21:09
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Hogweed Gruppo: Senior Members Messaggi: 31 Utente Nr.: 53 Iscritto il: 02-Giu-2007 |
Ciao "aficionados di Arlequins",
vi informo con piacere che l'ensemble Rêverie ha avviato una raccolta fondi (o crowdfunding che dir si voglia) per la realizzazione del CD "Orpheus", ispirato ai sonetti di R. M. Rilke. La pubblicazione è prevista per primavera 2021. Conformemente alle atmosfere suggerite dai testi, questa volta l'ethno-prog virerà verso lidi tranquilli: tante chitarre, (elettriche, classiche, guitar synth) pochissime percussioni e qualche accenno di mellotron... Qui sotto riporto una descrizione del progetto. Se volete contribuire alla causa potete farlo cliccando sul seguente link: https://sostieni.link/27212 NOTE SULL'OPERA Orpheus: una meditazione in musica, una suite ispirata alla figura mitica di Orfeo. Secondo la tradizione, egli fu il musicista per eccellenza, sciamano e profeta del culto di Dioniso. La sua arte portava alla luce la rete di fili invisibili (il nexus rerum) che lega ogni cosa, e invitava a godere della bellezza, fuggevole ma intensa e in continuo mutamento, del mondo. Immagini, musica, canto e parole creano atmosfere in cui lo spettatore è invitato a perdersi, facendo proprie le molteplici suggestioni evocate dall'unione di più discipline artistiche. Orpheus: simbolo dell'essere umano. Come ognuno di noi, comprende apollineo e dionisiaco, luce e ombra, a metà strada tra sfera celeste e mondo infero. Come semidio, ha doti magiche, comprende intimamente la Natura e i suoi cicli, ma commette errori, ama, soffre, muore. Per rappresentare "questo" Orfeo abbiamo unito più discipline: poesia (Rainer Maria Rilke), pittura (Mariangela Zabatino) e musica (Rêverie) formano un tutto organico. Le cinque liriche di Rilke dei "Sonetti a Orfeo" che abbiamo scelto prendono spunto da questa figura del Mito proprio per portare alla luce il senso più profondo del nostro vivere. Le nuove versioni italiane dei sonetti musicati intendono evidenziarne la discorsività, cercando di mantenere bellezza e profondità del verso. Le ambientazioni sono state suggerite dalla poesia “Stabat nuda Aestas” di Gabriele D'Annunzio, a sua volta ispirata a un passaggio delle “Metamorfosi” di Ovidio. Vi ringrazio per l'interesse! Valerio |