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Inviato il: Lunedì, 16-Dic-2019, 08:29
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1171 Utente Nr.: 334 Iscritto il: 22-Feb-2009 |
Questa settimana per il ciclo "figli di un dio minore?" proponiamo l'ascolto dell'album dei Renaissance Azure d'or . Uscito nel 1979 é l'ultimo lavoro con la formazione classica e il suono si é ridimensionato con l'abbandono dell'accompagnamento di una orchestra, sicuramente per i costi proibitivi e contemporaneamente la conclusione di un era.
Buon ascolto e attendiamo le vostre impressioni |
Inviato il: Lunedì, 16-Dic-2019, 13:13
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Little Red Robin Hood Gruppo: Contributors Messaggi: 2357 Utente Nr.: 39 Iscritto il: 31-Mag-2007 |
Conosco poco i Renaissance...ho solo 3 album...innegabile la splendida voce della Haslam ( Se Howe si risentisse Turn of the century cantata da lei....), il gruppo non mi ha mai preso piu' di tanto...Ascoltero'...
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Inviato il: Martedì, 17-Dic-2019, 17:14
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Chocolate King Gruppo: Contributors Messaggi: 3239 Utente Nr.: 381 Iscritto il: 06-Set-2009 |
mai ascoltato :)
-------------------- And the sea isn't green
And I love the queen And what exactly is a dream And what exactly is a joke... Ciò che è troppo diverso da quello che siamo soliti pensare, ciò che ci è impossibile pensare, quello lo chiamiamo nulla. (Cornelius Noon) |
Inviato il: Mercoledì, 18-Dic-2019, 19:05
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1031 Utente Nr.: 768 Iscritto il: 15-Apr-2014 |
A diffrenza di Vale, vi confesso che ho un debole per i Renaissance (o per Annie Haslam...)!
Anche questo "Azure d'or", effettivamente un minore nella loro discografia, mi piace. Tutto dei Renaissance mi piace: l'orchestrazione è splendida anche senza l'orchestra, le complesse melodie, benchè non più fresche, sono incantevoli. La voce di Annie, invece rimane sempre splendida!!! Certo, si inizia abbastanza male con Jekyll and Hyde, brano abbastanza bruttarello che si merita un 5, ma poi il livello cresce. Cresce con la orecchiabile melodia di Winter Tree (6--) e soprattutto con Only Angels have wings che pur non essendo cantato dalla incantevole Annie vale un 6,5. La voce celestiale ritorna con la bella Golden Key, a cui va un bel 7. Anche la successiva Forever changing é splendida, ma forse un pelino inferiore 7-. Con Secret Mission e Kalynda il livello si abbassa, ma non al di sotto della sufficienza: 6 per entrambe. Ma il livello torna ad alzarsi col terzetto finale sopra il 7. Qui si tornano a sentire gli splendidi giri di basso di Jon Camp. The Discovery, brano strumentale ricorda i fasti orchestrali passati 7+; Friends con la sua bella melodia ha un crescendo finale coinvolgente 7,5 E si finisce in bellezza col pezzo più bello dell'album. The Flood at Lyons è un pezzo degno degli album migliori (Ashes Are Burning, Turn of the Cards o Scheherazade and Other Stories). Un 8 lo merita tutto. La media da 6,6, ma gli ultimi tre pezzi sono veramente belli. E se il Megapresidente di ver1musica leggesse e mi facesse un regalone per settembre prossimo? Messaggio modificato da jdessi il Mercoledì, 18-Dic-2019, 19:05 -------------------- "Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Inviato il: Giovedì, 19-Dic-2019, 14:55
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1171 Utente Nr.: 334 Iscritto il: 22-Feb-2009 |
RENAISSANCE Azure d'or
Questo album fu il primo dei Renaissance che acquistai agli inizi degli anni ottanta andando alla ricerca di qualcosa che mi ricordasse il pop sinfonico del decennio precedente. Ebbi così la fortuna, partendo da un disco "minore", di risalire la storia discografica, la quale consisteva di splendidi lavori, della band inglese. L'apertura con il brano Jekyll and Hyde mostra subito l'essenzialita della proposta con la solita splendida voce della Haslam 6. Il secondo brano è sulla stessa falsariga con una melodia molto orecchiabile 6-. Only Angels have Wings é un pezzo atipico per solo voci, maschili questa volta, e tastiere 6. Golden Key è il mio brano preferito dell'album con un intermezzo sinfonico a metà brano che dovrebbe toccare tutti gli amanti nostalgici del genere, splendido 7.5. La facciata si conclude con una ballata dove le chitarre genesisiane dominano 6.5. Il lato B si apre con due brani abbastanza lineari dove nel primo si segnala un basso ben in evidenza (6.)e nel secondo la solita splendida voce (5.5).La bellissima strumentale The Discovery con tutti i suoi cambi di tempo sembra contenere tutte le anime dei Renaissance 7. Friends è una loro tipica ballata dove domina la voce angelica di Annie. 6. The Flood at Lyons conclude il disco tirando fuori tutto quello che di sinfonico possono ancora dare come se avessero saputo che era la fine 7. Dopo questo album il gruppo si sgretoló e dopo due infelici uscite, per noi è per loro, si sciolse definitivamente per riapparire all'inizio del nuovo millennio, ma questa è un altra storia. Per me Azure d'or si guadagna un 7 |
Inviato il: Giovedì, 19-Dic-2019, 15:15
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1171 Utente Nr.: 334 Iscritto il: 22-Feb-2009 |
Ecco il concerto relativo alla tournée dell'album in soggetto
https://www.youtube.com/watch?v=wtoW4aGrUoM |
Inviato il: Venerdì, 20-Dic-2019, 12:52
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Little Red Robin Hood Gruppo: Contributors Messaggi: 2357 Utente Nr.: 39 Iscritto il: 31-Mag-2007 |
Non ho l'album e quindi ascoltato su youtube...ovviamente non è il massimo ma tant'è...
Conosco poco i Renaissance e quindi il mio giudizio di "Azur d'or" potrebbe scontrarsi e cozzare con il meglio della loro produzione dei 70.. Cmq sia l'album mi è piaciuto abbastanza: melodie orecchiabili ma di gran pregio e sprazzi sinfonici di notevole valore. Su tutti la voce della Haslam...da Yes :-) In un quadro piuttosto omogeneo, ho particolarmente apprezzato" Golden Key", solo 5 minuti o poco più,ma di gran classe con grandi orchestrazioni a supportare la voce della Haslam. Notevole "Forever changing" con arpeggio iniziale di chitarra ad accompagnare il cantato...brano molto bucolico...bello... Molto bello pure lo strumentale "The discovery" con importante crescendo ritmico e la dimostrazione che per qualche minuto si può fare a meno della "Divina"... Malgrado qualche brano di solo "mestiere" ( Jekill and Hyde, Secred mission, almeno), ho apprezzato molto anche "The flood at lyons" iper sinfonico... Album che non conoscevo, ma meritevole ( 7)...se trovo una buona occasione cercherò il cd... Messaggio modificato da vale il Venerdì, 20-Dic-2019, 12:54 |
Inviato il: Domenica, 22-Dic-2019, 16:27
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1178 Utente Nr.: 820 Iscritto il: 22-Gen-2016 |
RENAISSANCE - AZURE D'OR
Dei Renaissance conosco e adoro i tre album "classici", "Ashes are Burning, "Turn of the Cards" e "Scheherazade", oltre al live alla Carnegie Hall, che ritengo uno dei più bei live del decennio. Questo Azure d'Or l'ho ascoltato per la prima volta: il livello è certamente più basso, soprattutto a livello di arrangiamenti, ma non per questo da bocciare. La voce di Annie Haslam è sempre magnifica e suadente, e nobilita alcuni brani, come i primi due, che altrimenti sarebbero semplici canzoni pop senza troppe pretese. La parte migliore è a metà disco, dove i tre brani in successione, Golden Key, Forever Changing e Secret Mission, offrono arrangiamenti più elaborati sul versante sinfonico, ottime parti di chitarra e un lavoro della sezione ritmica vario e coinvolgente, con il basso in primo piano. Parte conclusiva di nuovo altalenante, belle le suggestioni ELP in The Discovery, e notevole il finale magniloquente e quasi teatrale di The Flood At Lyons, che con toni solenni fa calare il sipario sull'album. In sintesi, un discreto lavoro, un po' monotono in certi tratti ma gradevole in altri, con la voce di Annie che certamente costituisce il valore aggiunto. Voto: 6,5 -------------------- "Di tutte le aberrazioni sessuali, forse la più aberrante è la castità." (R. De Gourmont)
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Inviato il: Domenica, 22-Dic-2019, 16:27
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1178 Utente Nr.: 820 Iscritto il: 22-Gen-2016 |
RENAISSANCE - AZURE D'OR
Dei Renaissance conosco e adoro i tre album "classici", "Ashes are Burning, "Turn of the Cards" e "Scheherazade", oltre al live alla Carnegie Hall, che ritengo uno dei più bei live del decennio. Questo Azure d'Or l'ho ascoltato per la prima volta: il livello è certamente più basso, soprattutto a livello di arrangiamenti, ma non per questo da bocciare. La voce di Annie Haslam è sempre magnifica e suadente, e nobilita alcuni brani, come i primi due, che altrimenti sarebbero semplici canzoni pop senza troppe pretese. La parte migliore è a metà disco, dove i tre brani in successione, Golden Key, Forever Changing e Secret Mission, offrono arrangiamenti più elaborati sul versante sinfonico, ottime parti di chitarra e un lavoro della sezione ritmica vario e coinvolgente, con il basso in primo piano. Parte conclusiva di nuovo altalenante, belle le suggestioni ELP in The Discovery, e notevole il finale magniloquente e quasi teatrale di The Flood At Lyons, che con toni solenni fa calare il sipario sull'album. In sintesi, un discreto lavoro, un po' monotono in certi tratti ma gradevole in altri, con la voce di Annie che certamente costituisce il valore aggiunto. Voto: 6,5 -------------------- "Di tutte le aberrazioni sessuali, forse la più aberrante è la castità." (R. De Gourmont)
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