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Arlequins Forum > In Uscita > Steve Hackett


Inviato da: Vienna il Mercoledì, 07-Nov-2018, 14:50
il 25 gennaio uscirá il nuovo lavoro del nostro

http://www.hackettsongs.com/news/newsAlbum26.html

Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 07-Nov-2018, 15:04
Anche lui non si ferma mai (parlando dei Glass Hammer), però devo dire che il livello si mantiene sempre buono.
Gli manca forse il buonissimo, ma va bene così.

Inviato da: Ayrton 2112 il Mercoledì, 07-Nov-2018, 18:47
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 07-Nov-2018, 14:04)
Anche lui non si ferma mai (parlando dei Glass Hammer), però devo dire che il livello si mantiene sempre buono.
Gli manca forse il buonissimo, ma va bene così.

Per me a livello "buonissimo" ci sono Out Of Tunnel's Mouth e il successivo "Beyond the Shrouded Horizon": non hanno nulla di invidiare ai suoi vecchi lavori solisti come "Voyage..." o "Spectral Mornings", nè a tanti dischi contemporanei.
I successivi non sono così pregiati, ma si va sempre sul sicuro.

Inviato da: giuse il Mercoledì, 07-Nov-2018, 20:13
D'accordo con Ayrton.

Inviato da: Kid Cox il Giovedì, 08-Nov-2018, 08:36
I miei preferiti restano Spectral Mornings ed il bistrattato Guitar Noir.
Stendere invece un velo pietoso su Cured.

Inviato da: Peppe il Giovedì, 08-Nov-2018, 21:54
QUOTE (Ayrton 2112 @ Mercoledì, 07-Nov-2018, 18:47)
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 07-Nov-2018, 14:04)
Anche lui non si ferma mai (parlando dei Glass Hammer), però devo dire che il livello si mantiene sempre buono.
Gli manca forse il buonissimo, ma va bene così.

Per me a livello "buonissimo" ci sono Out Of Tunnel's Mouth e il successivo "Beyond the Shrouded Horizon": non hanno nulla di invidiare ai suoi vecchi lavori solisti come "Voyage..." o "Spectral Mornings", nè a tanti dischi contemporanei.

Ora non esageriamo... ARLEQ-jumping.gif

Peppe

Inviato da: Ayrton 2112 il Venerdì, 09-Nov-2018, 00:20
Non sto dicendo che non hanno nulla da invidiare a Foxtrot e Nursery Cryme eh :P
Però davvero, sono due dischi che a distanza di anni dall'uscita si ascoltano con estremo piacere, freschi, ispirati, neanche troppo manieristi, considerato che ai tempi Hackett aveva già alle spalle una carriera solista ultra-trentennale.

Inviato da: Kid Cox il Sabato, 22-Dic-2018, 17:09
Ecco un assaggio di ciò che sarà...

https://www.youtube.com/watch?v=DEqCKaFFCXM

Inviato da: Kid Cox il Sabato, 29-Dic-2018, 19:52
Altro estratto.
Notturno come spesso ci ha deliziato in Nostro

https://www.rock-progresivo.com/steve-hackett-lanza-segundo-tema-nuevo-disco-at-the-edge-of-light/2018/12/


Inviato da: Kid Cox il Sabato, 19-Gen-2019, 17:14
Intervista e recensione dagli olandesi di DPRP.
Buona lettura


http://www.dprp.net/reviews/2019-005

Inviato da: Kid Cox il Sabato, 26-Gen-2019, 17:44
Ascoltato l'album.
Oserei dire splendido!
Atmosfere notturne, maestone aperture sinfoniche, piccole escursioni sperimentali...
Dolcemente ispirato, gradevole dalla prima all'ultima nota.

Inviato da: Ayrton 2112 il Sabato, 26-Gen-2019, 18:58
Molto bene, lo recupererò il prima possibile

Inviato da: jdessi il Lunedì, 28-Gen-2019, 12:50
Ho ascoltato qualche pezzo... D'accordo con Kid. Veramente bello.

Inviato da: Ayrton 2112 il Venerdì, 01-Feb-2019, 20:38
Lo sto ascoltando da qualche giorno.
So benissimo di essere di parte quando si parla di Steve, ma anche sforzandomi di essere obiettivo lo trovo un lavoro notevole e ricco di momenti di qualità. Prosegue la direzione world music, e la lista di strumenti etnici e musicisti ospiti è impressionante. Se devo trovare un difetto, mi sembra poco omogeneo a livello di tracklist: la prima metà, fino alla suite, è eccellente, a livello dei suoi lavori migliori; poi c'è un calo netto, alcuni pezzi sembrano delle intro eccessivamente dilatate (Descent, Conflict), altri scorrono via perdendosi in un'esagerata orecchiabilità (Hungry Years). Forse potevano essere collocati in momenti diversi dell'album.
Ho apprezzato la presenza maggiore del suono elettrico rispetto all'acustico, mentre trovo un po' eccessivo l'uso dei cori rispetto alla voce solista.
Brani migliori: Those Golden Wings, splendida nel suo incedere orchestrale (mi ha ricordato Turn This Island Earth come struttura che si avvolge lentamente su se stessa posticipando la fine, e anche Black Thunder per l'assolo); Underground Railroad, con le sue sonorità country-blues azzeccatissime; e Beasts In Our Time, forse la migliore, con un assolo fantastico.

Alla fine, un altro centro per Hackett, che da "To Watch The Storm" in poi non ha pubblicato lavori al di sotto del "molto buono". Anche questo, con ogni probabilità, sarà nella mia top 10 di fine anno.

Inviato da: AntonioC. il Domenica, 03-Feb-2019, 14:00
da anni una garanzia e contraddice anche la teoria secondo la quale ad una certa età artistica si ha poco da dire.

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