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Arlequins Forum > The Chamber of 32 Doors > Joff Winks dei Sanguine Hum...


Inviato da: Mauro il Giovedì, 18-Apr-2019, 18:29
PROG Italia nr. 23
Pagina 79, in alto a destra.
Articolo sui Sanguine Hum
Parla Joff Winks (chitarra/tastiere/voce).

https://postimages.org/

"Credo che negli ultimi dieci anni, sempre più gruppi si stiano riconnettendo, in un modo o nell’altro, con il prog rock e con la musica progressive semplicemente per riuscire a sopravvivere uno si deve conformare agli stilemi prog per essere notato, per essere menzionato su Prog Archives o Progressive Ears [forum online], o per comparire nelle pagine di Prog”.

blink.gif blink.gif blink.gif

Oh, carta canta. Ora, è chiaro che la frase va contestualizzata: Joff Winks non intendeva certo dire che qualunque sia il genere di musica, occorre inserirvi qualche elemento prog per avere attenzione e visibilità. Se così fosse, dovremmo aspettarci tali elementi anche nella trap o nel più bieco pop di stampo sanremese.

Credo abbia inteso dire che volendo proporre musica non-mainstream (indie, alternative rock, ethno/lounge/fusion et similia: in generale ciò che NON passa in TV nè sui network radiofonici nazionali), la scelta di etichettarla come "prog” o "di ispirazione prog” aiuta ad acquisire visibilità nei giri underground. Anzi, di più: è INDISPENSABILE per tirare avanti.

arl-boh.gif
_________________________________________________________________________

Anyways: in quanto proveniente da un addetto ai lavori, un’affermazione così forte merita qualche riflessione. Eccovi le mie.

* Se, dico se, è veramente così... che rivoluzione copernicana, ragazzi! E’ ancora fresco in me il ricordo di quando "prog” era un marchio d’infamia, altroché. Ora: è innegabile che negli ultimi anni il termine è stato ampiamente sdoganato a tutti i livelli (ne abbiamo parlato molte volte qui in Arlequins), però da qui a dire che "prog” è diventato un ineludibile viatico ce ne corre, eh? Boh...

* Che dunque la mia (provocatoria) affermazione "ormai tutto è prog!” un qualche senso ce l’abbia? Se quanto afferma Winks è vero, la procedura è semplice. Hai composto un rock da 4’10”? Per prima cosa, allunghi per benino il brodo del brige strumentale che precede l’ultima strofa. Poi piazzi un bel finalone in mellotron (campionato) dopo l’ultimo refrain. A che punto sei? 6’02”? Okay, tocco finale: fra il primo e il secondo refrain, dentro un fraseggio jazz fra sax/pianoforte che non c’entra niente col resto del brano. Sei a 6:35. Perfetto: ora qualcuno lo chiamerà prog e fra gruppi Facebook, programmi radio, riviste e quant’altro il tuo nome bene o male circolerà.

* Ribadisco che 'sto andazzo a me NON fa piacere. D’altronde, se per la musica non-mainstream è così difficile emergere... allora ogni mezzo è lecito. A la guerre comme à la guerre, mon ami. Se attorno a 'sto c*zzo di prog ruota una comunità così entusiasta, perchè non blandirla? In fondo, tante band vogliono fare musica che esca un po’ dagli schemi: e se prog deve chiamarsi per essere notata, allora che prog sia.
_______________________________________________________

Queste sono le prime cose che mi son venute in mente dopo aver letto la sorprendente (ma non troppo) affermazione di Joff Winks, che è forse passata inosservata ai più.
Ecco, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi.
Se scriverete qualcosa tipo "buon senso, suvvia: prima dell’intervista Joff s’era scolato qualche vodka a stomaco vuoto”, bene lo stesso. asd.gif
Parliamone.

Keep the Flame burning!

Inviato da: Ayrton 2112 il Giovedì, 18-Apr-2019, 20:42
Affermazione molto forte e opinabile, mi trova d'accordo solo in parte.
Onestamente non conosco questi Sanguine Hum, non ho idea di cosa suonino e quanto la loro musica sia affine al prog "come lo intendiamo noi".
Vedo però che sono inglesi. Ora, la realtà musicale anglosassone è abbastanza diversa da quella europea, e in particolare ci sono due aspetti abbastanza singolari:

- da una parte, il rock negli ultimi vent'anni ha perso in maniera irrimediabile il suo posto nel mainstream musicale, sostituito dal rap, ed è considerato, soprattutto in America, musica "per maschi bianchi", e in quanto tale retrogrado, fuori moda e insensibile verso le minoranze (vi potrà sembrare assurdo, ma la questione della discriminazione in America ha raggiunto vette patafisiche, ma ne parleremo un'altra volta altrove).

- dall'altra, la comunità indie-hipster-alternativa (che in America ha un'influenza enormemente maggiore che da noi) ha iniziato a rivalutare/riscoprire sempre più generi in apparenza alieni al suo mondo, arrivando addirittura a blandire il mondo del black metal (!), e naturalmente anche il progressive, finendo con l'infilare tutto in un grande calderone con l'etichetta "musica per pochi eletti ". Ed è per questo, a mio avviso, che su Progarchives guardi a sinistra e vedi i Sigur Ros, i Radiohead e tutto il mondo post-rock, vai a destra e trovi i Wolves In The Throne Room, gli Enslaved, gli Agalloch e altra roba estrema - che a me personalmente piace un casino, ma sta al progressive come Renzi al marxismo.

Ora, non penso che questi due fattori bastino a dire "se fai musica di nicchia devi spacciarti per band prog per vendere due copie in più". Ma considerati i punti che ho esposto prima; considerato che, nell'epoca della musica liquida in streaming, il pubblico del prog e del metal è uno dei pochissimi che ancora valorizza il supporto fisico per la musica ed è disposto a spendere soldi per acquistarlo; considerato il richiamo che gruppi come Dream Theater e Tool (e in minor parte gli Opeth) esercitano ancora sulle nuove generazioni... sì, non mi stupisce più di tanto. Più che "connettersi col prog per sopravvivere", diciamo che puntano a raggiungere quella categoria di ascoltatori.


Inviato da: Kid Cox il Giovedì, 18-Apr-2019, 23:51
Ritengo che il discorso abbia un saggio filo conduttore :
Anche nelle Terre di Albione sono stati rivalutati TUTTI i Dinosauri anche perché hanno superato se pure con qualche cicatrice 50 anni di musica! Hanno superato mode e linciaggio, punk, dance, new wave, dark ecc. Molti che li smitikavano, sono finiti con un loro LP o CD tra le mani...
Oggi suonare prog credo che significhi "saper suonare e saper comporre" Come dire "noi non siamo DJ..."
Esagero?

Inviato da: Peppe il Venerdì, 19-Apr-2019, 07:51
Sarebbe interessante leggere l'affermazione in lingua originale.

Comunque io l'ho interpretata in maniera diversa: ho la forte sensazione che il tizio abbia inteso dire qualcosa del tipo "noi facciamo prog, ma per ottenere visibilità *nel mondo prog* non puoi essere troppo originale e devi seguire qualcosa di già sentito, devi fare qualcosa che sia riconducibile e somigli a Genesis, Pink Floyd, King Crimson, ecc.". Infatti parla di cosa bisogna fare per comparire su Progarchives, ecc. non su Rolling Stone o su Mojo.

Poi magari è ancora troppo presto, sono sveglio da poco e non ho capito una mazza io asd.gif

Peppe

Inviato da: Mauro il Venerdì, 19-Apr-2019, 08:47
QUOTE (Peppe)
Sarebbe interessante leggere l'affermazione in lingua originale.

Giusto!

Tanto la grammatica inglese è essenziale, quanto il lessico è immenso. Per esprimere un concetto esistono da tre a cinque differenti opzioni; il privilegiarne l’una piuttosto che l’altra è una scelta ben precisa, dettata da ciò che davvero vuoi esprimere. L’italiano va dritto al punto, l’inglese è sfuggente e indiretto.

Ma tant’è: la traduzione di PROG Italia è senz’altro la migliore possibile, arrovelliamoci su di essa.

KTFB

Inviato da: Michele il Sabato, 20-Apr-2019, 00:50
Che diversi gruppi vengano presentati dalle note delle case discografiche come prog e invece non lo siano affatto, è una situazione che qualsiasi recensore onesto dovrebbe ammettere. Se adesso questa vuole essere la scusa per sfrenarsi chiedendo : "Potresti per favore dire cosa si intende o che cosa intendi tu per prog" - beh - tutti liberi di scannarsi per l'ennesima volta.

Inviato da: VeteraEtNova il Sabato, 20-Apr-2019, 10:44
QUOTE (Michele @ Sabato, 20-Apr-2019, 00:50)
Che diversi gruppi vengano presentati dalle note delle case discografiche come prog e invece non lo siano affatto, è una situazione che qualsiasi recensore onesto dovrebbe ammettere. Se adesso questa vuole essere la scusa per sfrenarsi chiedendo : "Potresti per favore dire cosa si intende o che cosa intendi tu per prog" - beh - tutti liberi di scannarsi per l'ennesima volta.

Non ho sinceramente ben colto l'effettivo nesso con la discussione, ma in ogni caso, mi fai per cortesia
qualche esempio di gruppi presentati dalle note delle case discografiche come prog che invece non lo sono ?

Inviato da: Michele il Sabato, 20-Apr-2019, 21:32
Vai a farti strabenedire.

Inviato da: progmaster il Domenica, 21-Apr-2019, 08:10
blowup.gif Boh.gif altro post che va a farsi benedire?
Buona Pasqua biggrin.gif

Inviato da: VeteraEtNova il Domenica, 21-Apr-2019, 10:10
QUOTE (Michele @ Sabato, 20-Apr-2019, 21:32)
Vai a farti strabenedire.

Buona Pasqua anche a te.

Inviato da: Armo il Domenica, 21-Apr-2019, 22:22
Io non seguo le recensioni online, per cui non ho questa percezione.
Però ascoltando musica da YouTube, vedo che vengono proposte molte band a me sconosciute all'interno del filone prog, ma per me di prog hanno ben poco.
Quindi quanto dice il Winks potrebbe anche essere vero.

Inviato da: river il Lunedì, 22-Apr-2019, 13:03
Anche nel campo del prog metal o del post prog o del prog rock in chiave contemporanea in generale spesso accade di vedere classificazioni sospette, che si giustificano solo per vaghe eco o influenze leggerissime o ancora per il ricorso a qualche stilema banalizzato. Questo fenomeno poi è incomprensibile, dato che - come è stato detto - non è nemmeno che l'etichetta prog ti faccia vendere i dischi a milioni. Mah, io credo che ognuno abbia le orecchie per giudicare:

1) se una cosa è prog o no.
2) se una cosa è buona o no.


Inviato da: VeteraEtNova il Lunedì, 22-Apr-2019, 14:24
QUOTE (river @ Lunedì, 22-Apr-2019, 13:03)
Mah, io credo che ognuno abbia le orecchie per giudicare:

1) se una cosa è prog o no.
2) se una cosa è buona o no.

Nello stesso numero di prog Italia c'è un articolo che parla degli Azusa.

Secondo te sono prog ?

Inviato da: river il Lunedì, 22-Apr-2019, 15:42
QUOTE (VeteraEtNova @ Lunedì, 22-Apr-2019, 13:24)
QUOTE (river @ Lunedì, 22-Apr-2019, 13:03)
Mah, io credo che ognuno abbia le orecchie per giudicare:

1) se una cosa è prog o no.
2) se una cosa è buona o no.

Nello stesso numero di prog Italia c'è un articolo che parla degli Azusa.

Secondo te sono prog ?

Per l'appunto - no. Per me gli Azusa non fanno buona musica (ma è soggettivo); inoltre non penso affatto si possano definire prog, se non avendo un concetto incredibilmente e ingiustificatamente ampio del concetto di progressive. Per me non sono prog i Dllinger Escape Plan, figurati gli Azusa. Credo che la scelta di parlarne all'interno di un numero di Prog sia legata alla volontà di ampliare l'agorà, cercando di mettere a tema anche generi "prog-related" un po' come fa Prog Archives, che però ha l'ambizione di essere definita un'enciclopedia. In altre parole la cosa non mi scandalizza, ma comprendo perfettamente l'operazione e credo di avere gli strumenti per distinguere.

Inviato da: VeteraEtNova il Martedì, 23-Apr-2019, 09:12
Credo pure io che gli Azusa non abbiano nulla o quasi a che fare con il prog, e pur comprendendo i motivi per i quali se ne parli su prog italia, non sarò certo io a giustificare la loro presenza.

Ci sono di certo altre band odierne e prog che fanno musica decisamente migliore che meriterebbero più attenzione e visibilità.

Detto questo, credo che il discorso "prog no prog" e che la barzelletta sulla presunta situazione che " qualsiasi onesto recensore dovrebbe ammettere" siano fuori contesto rispetto alle parole di Winks.

Provo a dare un'altra chiave di lettura.

In primis, penso che il discorso riguardi il circuito di nicchia prog e non quello mainstream.

In secondo luogo, credo appunto che le parole di Winks facciano riferimento al fatto che nel circuito prog sia più facile avere visibilità e riconoscimenti rifacendosi più esplicitamente a ben precisi stilemi prog e/o facendo musica in cui i riferimenti ai mostri sacri del passato siano più nitidi e evidenti.

In pratica, penso che Winks cerchi di evidenziare quali siano le difficoltà che oggi hanno le band che tentano di essere non dico "originali", ma quantomeno "personali" nella loro proposta musicale. Tipo quella dei Sanguine Hum, per intenderci.

Poi magari mi sbaglio.

Inviato da: Peppe il Martedì, 23-Apr-2019, 11:43
QUOTE (VeteraEtNova @ Martedì, 23-Apr-2019, 09:12)
Provo a dare un'altra chiave di lettura.

In primis, penso che il discorso riguardi il circuito di nicchia prog e non quello mainstream.

In secondo luogo, credo appunto che le parole di Winks facciano riferimento al fatto che nel circuito prog sia più facile avere visibilità e riconoscimenti rifacendosi più esplicitamente a ben precisi stilemi prog e/o facendo musica in cui i riferimenti ai mostri sacri del passato siano più nitidi e evidenti.

In pratica, penso che Winks cerchi di evidenziare quali siano le difficoltà che oggi hanno le band che tentano di essere non dico "originali", ma quantomeno "personali" nella loro proposta musicale. Tipo quella dei Sanguine Hum, per intenderci.

Poi magari mi sbaglio.

Quale altra chiave di lettura? Sono le stesse cose che ho detto io! smile_tongue.gif biggrin.gif whistle.gif

Peppe

Inviato da: VeteraEtNova il Martedì, 23-Apr-2019, 11:46
QUOTE (Peppe @ Martedì, 23-Apr-2019, 11:43)
QUOTE (VeteraEtNova @ Martedì, 23-Apr-2019, 09:12)
Provo a dare un'altra chiave di lettura.

In primis, penso che il discorso riguardi il circuito di nicchia prog e non quello mainstream.

In secondo luogo, credo appunto che le parole di Winks facciano riferimento al fatto che nel circuito prog sia più facile avere visibilità e riconoscimenti rifacendosi più esplicitamente a ben precisi stilemi prog e/o facendo musica in cui i riferimenti ai mostri sacri del passato siano più nitidi e evidenti.

In pratica, penso che Winks cerchi di evidenziare quali siano le difficoltà che oggi hanno le band che tentano di essere non dico "originali", ma quantomeno "personali" nella loro proposta musicale. Tipo quella dei Sanguine Hum, per intenderci.

Poi magari mi sbaglio.

Quale altra chiave di lettura? Sono le stesse cose che ho detto io! smile_tongue.gif biggrin.gif whistle.gif

Peppe

Vero, praticamente abbiamo detto le stesse cose.
Ora mi toccherà ritrattare. Non posso essere d'accordo con te per default biggrin.gif

Inviato da: Mauro il Martedì, 23-Apr-2019, 12:25
Più le rileggo, più le parole di Winks mi fanno pensare a Lo Zoo di Berlino.
Mi spiego meglio.
Lo Zoo suona post-rock: post-rock al 100%, fatto e finito, DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).
Oh, lo dicono chiaro loro stessi: "Atypical rock trio: no voice, no guitar. An ecletic way of making post-rock”.
ahsi.gif http://www.lozoodiberlino.com/

Però, però, però... ripensiamo al 2016 dello Zoo.

1 – L’uscita di Rizoma-Elements ricevette ampio supporto da Fabio Zuffanti
2 – Come ospite d’onore in quel disco c’era Patrizio Fariselli
3 – Nella tracklist figurava una cover de L’Internazionale degli Area
4 – Suonarono alla "Z-Fest” col sunnominato Fariselli
5 – Suonarono alla "2 Days Prog + 1” nel pomeriggio al Forum 19
6 – Nell’occasione, eseguirono anche qualche cover prog (Rovescio Della Medaglia etc)

Serve altro a un progger?
No: la curiosità è bell'e garantita, a quel punto.
Ergo: PROG Italia ne parla, Arlequins ne parla etc etc.
Però è post-rock al 100%
Post-rock suonato da persone che sicuramente conoscono e amano il prog, quello sì. gia.gif
Ma rimane post-rock.

Conclusione (mia personale)?
Lo Zoo di Berlino = band post-rock che per non finire nel calderone delle mille altre post-bands s’è appuntata la coccarda "prog” al petto e ha fatto parlare un bel po’ di sè, arrivando a una bella nicchia di appassionati che –diversamente- l’avrebbe snobbata o poco più. In questo specifico caso, per riuscirci neppure ha dovuto inserire "concreti” elementi prog nella propria musica: è bastato adottare una sorta di un marketing mirato al pubblico prog.

Che il buon Winks l'abbia detta proprio giusta?

gangialf.gif

KTFB

Inviato da: Peppe il Martedì, 23-Apr-2019, 12:34
Vabbè, il post-rock oggi è più sfigato del prog asd.gif

Peppe

Inviato da: Mauro il Martedì, 23-Apr-2019, 13:13
Appunto, Peppe.
Appunto.

KTFB

Inviato da: Ayrton 2112 il Martedì, 23-Apr-2019, 13:56
A me sembra che tiri un casino, in ambito internazionale, altro che sfigato... gia.gif

Inviato da: Armo il Martedì, 23-Apr-2019, 14:11
QUOTE (Mauro @ Martedì, 23-Apr-2019, 11:25)
Più le rileggo, più le parole di Winks mi fanno pensare a Lo Zoo di Berlino.
Mi spiego meglio.
Lo Zoo suona post-rock: post-rock al 100%, fatto e finito, DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).
Oh, lo dicono chiaro loro stessi: "Atypical rock trio: no voice, no guitar. An ecletic way of making post-rock”.
ahsi.gif http://www.lozoodiberlino.com/

Però, però, però... ripensiamo al 2016 dello Zoo.

1 – L’uscita di Rizoma-Elements ricevette ampio supporto da Fabio Zuffanti
2 – Come ospite d’onore in quel disco c’era Patrizio Fariselli
3 – Nella tracklist figurava una cover de L’Internazionale degli Area
4 – Suonarono alla "Z-Fest” col sunnominato Fariselli
5 – Suonarono alla "2 Days Prog + 1” nel pomeriggio al Forum 19
6 – Nell’occasione, eseguirono anche qualche cover prog (Rovescio Della Medaglia etc)

Serve altro a un progger?
No: la curiosità è bell'e garantita, a quel punto.
Ergo: PROG Italia ne parla, Arlequins ne parla etc etc.
Però è post-rock al 100%
Post-rock suonato da persone che sicuramente conoscono e amano il prog, quello sì. gia.gif
Ma rimane post-rock.

Conclusione (mia personale)?
Lo Zoo di Berlino = band post-rock che per non finire nel calderone delle mille altre post-bands s’è appuntata la coccarda "prog” al petto e ha fatto parlare un bel po’ di sè, arrivando a una bella nicchia di appassionati che –diversamente- l’avrebbe snobbata o poco più. In questo specifico caso, per riuscirci neppure ha dovuto inserire "concreti” elementi prog nella propria musica: è bastato adottare una sorta di un marketing mirato al pubblico prog.

Che il buon Winks l'abbia detta proprio giusta?

gangialf.gif

KTFB

Se è così, io penso che preferirei non fosse così gia.gif

Basta una cover prog e una featuring per definirsi prog?

Vale per ogni genere.

Sai la delusione dopo aver sentito la band che fa gli Area, per poi scoprire che fa del banalissimo post rock? biggrin.gif

Inviato da: river il Martedì, 23-Apr-2019, 15:52
QUOTE (Ayrton 2112 @ Martedì, 23-Apr-2019, 12:56)
A me sembra che tiri un casino, in ambito internazionale, altro che sfigato... gia.gif

Ma infatti!

Inviato da: Mauro il Martedì, 23-Apr-2019, 16:37
QUOTE (river)
QUOTE (Ayrton 2112)
A me sembra che tiri un casino, in ambito internazionale, altro che sfigato...  gia.gif

Ma infatti!

In ambito internazionale è sicuramente così.
Non vi contesto certo, carissimi.
Attenti, però: è la scena italiana ad essere decisamente peculiare.
Due esempi al volo...

I
Se qui vuoi tirar fuori la gggente di casa devi darle Tributi & Dinosauri, sennò cippalippa. Nel resto d’Europa (segnatamente in Europa Centro/Settentrionale) il pubblico è infinitamente più bendisposto nei confronti di band giovani o comunque meno conosciute.
II
Se qui vuoi un pubblico anche solo decente in termini quantitativi, devi suonare o di venerdì o di sabato: punto. Oltre le Alpi mica li hai 'sti problemi: se proponi qualcosa di buono fai sold-out anche di lunedì sera.

Ebbene, la nostra italica peculiarità può essere estesa anche all’approccio col post-rock. gia.gif

III
Qui in Italia ha la sua cerchia di appassionati e tante band che lo suonano, certo, ma concordo con Peppe: conta ben poco. Nel suo piccolino, il prog è molto più organizzato. Potrei sbagliarmi, ma per quanto ne so non esiste l’equivalente di Veruno per il post-rock: e se esiste non ne ha né le dimensioni né la risonanza. Non mi risultano "templi" come La Casa o il Giardino. Non mi pare che il post-rock possa contare su una prestigiosa rivista cartacea come "PROG Italia”, né su forum e gruppi Facebook dedicati. Mi spiego? Qui da noi il post-rock gestisce una sua dignitosa sopravvivenza, anche (non solo, per carità) grazie agli spazi che il prog stesso gli concede: nei festival, sulla stampa e in rete.

QUOTE (Armo)
QUOTE (Mauro)
Più le rileggo, più le parole di Winks mi fanno pensare a Lo Zoo di Berlino...
...Che il buon Winks l'abbia detta proprio giusta?

Se è così, io penso che preferirei non fosse così gia.gif

Basta una cover prog e una featuring per definirsi prog?

Per essere definiti prog (o confusi con esso), sì.
Per esserlo, no.

D'altro canto siamo in un'era in cui quasi nessuno approfondisce più nulla: la gggente legge/sente una cosa e *hop*, la prende acriticamente per buona. Per approfondire e capire serve tempo, oh... e 'sti poveretti non ne hanno, son troppo presi a scambiarsi faccine e gif idiote su FB.

E' un andazzo che non piace nemmeno a me, Armo. angry4.gif
L’ho sempre detto che la moda del "ormai tutto è prog” è deleteria: confonde maledettamente le idee, in primis a potenziali giovani neofiti.
Dannazione, se tutto è prog alla fine nulla lo è davvero!

D’altro canto, che possiamo farci?
Nulla, te lo dico io.
________________________________________________________

Ehmmm... discussione vivace e interessante (averne...!), ma non è che stiamo andando un filino ot.gif , eh ? biggrin.gif

Allora: altri pareri in merito alla "sparata" del leader dei Sanguine Hum?

KTFB

Inviato da: river il Martedì, 23-Apr-2019, 16:54
QUOTE (Mauro @ Martedì, 23-Apr-2019, 15:37)
Potrei sbagliarmi, ma per quanto ne so non esiste l’equivalente di Veruno per il post-rock: e se esiste non ne ha né le dimensioni né la risonanza.

Ti segnalo l'HEAR THE CHANGE FESTIVAL, l'anno scorso ha portato in Italia questo popò di band:

user posted image

Fine off topic

EDIT: scopro ora che alla fine fu annullato angry4.gif

Inviato da: Ayrton 2112 il Martedì, 23-Apr-2019, 19:06
Ecco, i Long Distance Calling sono un buon esempio di questa tendenza: post rock/metal, abbastanza giovani, si sono fatti un nome di tutto rispetto in ambito metal (penso che abbiano suonato anche al Wacken), ma al tempo stesso sono sotto la Inside Out, suonano al Night Of The Prog, le riviste e i siti prog parlano di loro... insomma, la sovrapposizione post + prog è servita.
Poi, magari avrebbero fatto una carriera di successo anche restando totalmente fuori dai "nostri" circuiti, ma di sicuro l'attenzione del pubblico prog ha giovato parecchio.

Inviato da: Ladder il Martedì, 23-Apr-2019, 20:12
Probabilmente ha giovato di più il Wacken.
Io non li conoscevo ma li vedrò il mese prossimo al Metalfest ( da quel che ho sentito sembrano abbastanza validi).

Inviato da: Mauro il Martedì, 23-Apr-2019, 20:50
Benissimo, Ladder.
Detto questo, che ne pensi (o che ne pensano altri) dell'affermazione di Joff Winks (che per tua comodità riporto qui sotto)?

"Credo che negli ultimi dieci anni, sempre più gruppi si stiano riconnettendo, in un modo o nell’altro, con il prog rock e con la musica progressive semplicemente per riuscire a sopravvivere – uno si deve conformare agli stilemi prog per essere notato, per essere menzionato su Prog Archives o Progressive Ears [forum online], o per comparire nelle pagine di Prog.”

KTFB

Inviato da: Ladder il Mercoledì, 24-Apr-2019, 00:56
Per riallacciarmi al mio post precedente, di questi tempi penso paghi di più essere accomunati al metal che al prog. Poi può essere che in alcuni contesti (Olanda, UK, Germania) possa essere vero ciò che afferma Winks, ma comunque ritengo sia un fenomeno limitato. Piuttosto direi che da un po' di tempo ci sia la tendenza alla contaminazione tra i generi un po' per attingere a diversi bacini di appassionati, ma anche per cercare di far uscire qualcosa di originale.

Inviato da: Vienna il Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:12
QUOTE
Detto questo, che ne pensi (o che ne pensano altri) dell'affermazione di Joff Winks (che per tua comodità riporto qui sotto)?

"Credo che negli ultimi dieci anni, sempre più gruppi si stiano riconnettendo, in un modo o nell’altro, con il prog rock e con la musica progressive semplicemente per riuscire a sopravvivere – uno si deve conformare agli stilemi prog per essere notato, per essere menzionato su Prog Archives o Progressive Ears [forum online], o per comparire nelle pagine di Prog.”


Io penso che intenda dire che per aver una maggior visibilità bisogna essere inseriti in un genere che può essere il Prog, buon per lui, post-rock o qualsiasi altro.....
Cosí se qualcuno chiede "che genere di musica fanno?" gli si può rispondere cry.gif
anche se poi non capiscono la risposta

A proposito del Post-Rock mi ricordo le discussioni su Paperlate sul disco dei Radiohead
Ok Computer; é Prog, é il nuovo prog, non ha niente a che fare con il Prog p90smiley.gif

Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:23
Anche io credo che si riferisse alla visibilità nelle già ristretta cerchia progressive.
E' importante essere nel database di Progarchives, essere menzionato sui forum che contano e per fare questo è necessario essere collegato immediatamente a certi stilemi, anche se poi non menziona quali.
Non mi meravigliano queste affermazioni, conoscendo la sua proposta musicale fortemente alternativa e non certamente da "true progster".
Probabilmente quella che sopra avete definito la "coccarda prog" aiuta molto anche bands, che a conti fatti con il genere hanno solo qualche punto di contatto o una generale tendenza alla sperimentazione.
Non ci dice neanche poi quali siano questi vantaggi: soldi? successo? donne' asd.gif
Insomma, probabile che si sostanzi in qualche voto e disco venduto in più e qualche partecipazione a festival tematici.

Inviato da: Ayrton 2112 il Mercoledì, 24-Apr-2019, 11:09
Non saprei dire quando di preciso sia iniziata questa "rivoluzione copernicana"; ma se forse in passato , sentendo la parola "prog", chiunque non fosse con i entrambi i piedi dentro la scena alzava gli occhi al cielo / sghignazzava / sputava per terra / faceva il gesto di camminare col bastone, adesso di sicuro non è così.
Anche perchè i punti di contatto tra metallari e progger vanno un po' a senso unico: credo sia più facile vedere un fan degli Slayer a un concerto dei King Crimson, che un fan dei KC a un concerto degli Slayer asd.gif

Inviato da: VeteraEtNova il Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:12
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:23)
Anche io credo che si riferisse alla visibilità nelle già ristretta cerchia progressive.
E' importante essere nel database di Progarchives, essere menzionato sui forum che contano e per fare questo è necessario essere collegato immediatamente a certi stilemi, anche se poi non menziona quali.
Non mi meravigliano queste affermazioni, conoscendo la sua proposta musicale fortemente alternativa e non certamente da "true progster".
Probabilmente quella che sopra avete definito la "coccarda prog" aiuta molto anche bands, che a conti fatti con il genere hanno solo qualche punto di contatto o una generale tendenza alla sperimentazione.
Non ci dice neanche poi quali siano questi vantaggi: soldi? successo? donne'  asd.gif
Insomma, probabile che si sostanzi in qualche voto e disco venduto in più e qualche partecipazione a festival tematici.

Il vero problema, è che ci sono troppe band.

Il 90% di queste fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 10% che fanno cose decenti.

Chi dovrebbe/potrebbe filtrare, non filtra.
Che sia per convenienza o incompetenza, poco importa.

Inviato da: Peppe il Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:25
QUOTE (VeteraEtNova @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:12)
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:23)
Anche io credo che si riferisse alla visibilità nelle già ristretta cerchia progressive.
E' importante essere nel database di Progarchives, essere menzionato sui forum che contano e per fare questo è necessario essere collegato immediatamente a certi stilemi, anche se poi non menziona quali.
Non mi meravigliano queste affermazioni, conoscendo la sua proposta musicale fortemente alternativa e non certamente da "true progster".
Probabilmente quella che sopra avete definito la "coccarda prog" aiuta molto anche bands, che a conti fatti con il genere hanno solo qualche punto di contatto o una generale tendenza alla sperimentazione.
Non ci dice neanche poi quali siano questi vantaggi: soldi? successo? donne'  asd.gif
Insomma, probabile che si sostanzi in qualche voto e disco venduto in più e qualche partecipazione a festival tematici.

Il vero problema, è che ci sono troppe band.

Il 90% di queste fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 10% che fanno cose decenti.

Chi dovrebbe/potrebbe filtrare, non filtra.
Che sia per convenienza o incompetenza, poco importa.

Azz, siamo di nuovo d'accordo mhm.gif asd.gif

L'unica cosa è che come al solito sono buono e correggo così: il 10% delle band fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 5% che fanno cose ottime. Il restante 85% sono sostanzialmente inutili.

Peppe

Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:25
QUOTE (VeteraEtNova @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 11:12)
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:23)
Anche io credo che si riferisse alla visibilità nelle già ristretta cerchia progressive.
E' importante essere nel database di Progarchives, essere menzionato sui forum che contano e per fare questo è necessario essere collegato immediatamente a certi stilemi, anche se poi non menziona quali.
Non mi meravigliano queste affermazioni, conoscendo la sua proposta musicale fortemente alternativa e non certamente da "true progster".
Probabilmente quella che sopra avete definito la "coccarda prog" aiuta molto anche bands, che a conti fatti con il genere hanno solo qualche punto di contatto o una generale tendenza alla sperimentazione.
Non ci dice neanche poi quali siano questi vantaggi: soldi? successo? donne'  asd.gif
Insomma, probabile che si sostanzi in qualche voto e disco venduto in più e qualche partecipazione a festival tematici.

Il vero problema, è che ci sono troppe band.

Il 90% di queste fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 10% che fanno cose decenti.

Chi dovrebbe filtrare, non filtra.
Che sia per convenienza o incompetenza, poco importa.

Questo è un problema riferibile ad ogni genere.
I database hanno una valenza puramente conoscitiva, sta poi all'ascoltatore andare ad approfondire l'artista. Come? E' presente su Progarchives? Bene. Se ne parla su Progressive Ears? Benissimo. Se ne parla su Arlequins? Ultrabene, mi sa che è il caso di dargli un ascolto asd.gif
Già così è una belle selezione, poi sta ad ognuno scremare come meglio ritiene.

Inviato da: Ayrton 2112 il Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:40
Che ci siano troppe band - e conseguentemente escano troppi dischi - è verissimo e indubbio. Ma è illusorio pensare che possa essere inserito un filtro che abbia una qualche valenza oggettiva.
L'unico filtro sensato è e rimane ancora il proprio gusto personale e il "consiglio" di amici con i nostri gusti. Che è il motivo per cui preferirò sempre un album sinfonico, magari un po' di mestiere ma che tocca le leve giuste, a un disco rio/sperimentale magari fatto a regola d'arte, ma che mi lascia freddo come il ghiaccio.

Inviato da: VeteraEtNova il Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:40
È una situazione che danneggia le band decenti.

Il problema tocca i fruitori (come me) in modo diverso, anche perché ai fruitori in fondo possono anche piacere le band che fanno ccagare.

Inviato da: Peppe il Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:11
QUOTE (Ayrton 2112 @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:40)
Che ci siano troppe band - e conseguentemente escano troppi dischi - è verissimo e indubbio. Ma è illusorio pensare che possa essere inserito un filtro che abbia una qualche valenza oggettiva.
L'unico filtro sensato è e rimane ancora il proprio gusto personale e il "consiglio" di amici con i nostri gusti. Che è il motivo per cui preferirò sempre un album sinfonico, magari un po' di mestiere ma che tocca le leve giuste, a un disco rio/sperimentale magari fatto a regola d'arte, ma che mi lascia freddo come il ghiaccio.

Penso che Vetera intendesse che il filtro dovrebbe essere (come accadeva fino ad una quindicina di anni fa) quello delle case discografiche e, parzialmente, della critica. Ma se già venti anni fa era problematico, con il caso emblematico degli Spock's Beard pubblicizzati come la miglior band del mondo prima ancora che uscisse il loro primo disco surrender.gif , figuriamoci oggigiorno in cui è facilissimo autoprodurre un disco e far girare qualche centinaio di copie. Per quanto riguarda l'aspetto della critica forse è meglio che non mi soffermo... gia.gif
Risultati: le case discografiche continuano a proporre quello che cacchio vogliono e quelle più in vista spesso pubblicano cose scadenti o vicine ad una borderline strana e che alimenta confusione; escono in continuazione autoproduzioni casalinghe, tra le quali ogni tanto si pesca una gemma di enorme valore, ma che raramente si elevano oltre la sufficienza. E' praticamente impossibile orientarsi. Ma il progfan medio è contento così, tanto ascolta i Pincopallo che fanno rock sinfonico, quindi è roba di enorme qualità a prescindere, mica ascolta pop commerciale tipo Laura Pausini; oppure ascolta Steven Wilson che è universalmente (?????) riconosciuto come un genio, quindi va tutto bene.

Peppe

Inviato da: VeteraEtNova il Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:42
QUOTE (Peppe @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:11)
Per quanto riguarda l'aspetto della critica forse è meglio che non mi soffermo... gia.gif

E qui c'è un altro problema.

La critica, gli addetti ai lavori, chiamiamoli un po' come vuoi, con il passare del tempo non ha fatto altro che perdere credibilità.

Inviato da: Peppe il Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:47
QUOTE (VeteraEtNova @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:42)
QUOTE (Peppe @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:11)
Per quanto riguarda l'aspetto della critica forse è meglio che non mi soffermo...  gia.gif

E qui c'è un altro problema.

La critica, gli addetti ai lavori, chiamiamoli un po' come vuoi, con il passare del tempo non ha fatto altro che perdere credibilità.

Posso dire che non c'è stato un valido ricambio generazionale? whistle.gif

Peppe

Inviato da: Armo il Mercoledì, 24-Apr-2019, 14:01
QUOTE (Vienna @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 09:12)

A proposito del Post-Rock mi ricordo le discussioni su Paperlate sul disco dei Radiohead
Ok Computer; é Prog, é il nuovo prog, non ha niente a che fare con il Prog p90smiley.gif

OT

A proposito della fanzine Paperlate, mi chiedevo se esiste ancora, se esiste un sito web, o un sito d'archivio, magari con la sua storia, e la storia dei protagonisti /fondatori.
Io purtroppo, quando era in auge, non la conoscevo e mai mi ci sono imbattuto, però dopo mi ha sempre incuriosito, avendo anche conosciuto (di vista) alcuni "attori" della stessa.

Inviato da: Jacobaeus il Mercoledì, 24-Apr-2019, 16:45
QUOTE (Peppe @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 11:25)
QUOTE (VeteraEtNova @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 12:12)
QUOTE (AntonioC. @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 10:23)
Anche io credo che si riferisse alla visibilità nelle già ristretta cerchia progressive.
E' importante essere nel database di Progarchives, essere menzionato sui forum che contano e per fare questo è necessario essere collegato immediatamente a certi stilemi, anche se poi non menziona quali.
Non mi meravigliano queste affermazioni, conoscendo la sua proposta musicale fortemente alternativa e non certamente da "true progster".
Probabilmente quella che sopra avete definito la "coccarda prog" aiuta molto anche bands, che a conti fatti con il genere hanno solo qualche punto di contatto o una generale tendenza alla sperimentazione.
Non ci dice neanche poi quali siano questi vantaggi: soldi? successo? donne'  asd.gif
Insomma, probabile che si sostanzi in qualche voto e disco venduto in più e qualche partecipazione a festival tematici.

Il vero problema, è che ci sono troppe band.

Il 90% di queste fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 10% che fanno cose decenti.

Chi dovrebbe/potrebbe filtrare, non filtra.
Che sia per convenienza o incompetenza, poco importa.

Azz, siamo di nuovo d'accordo mhm.gif asd.gif

L'unica cosa è che come al solito sono buono e correggo così: il 10% delle band fanno rinascere e minano la sopravvivenza di quel 5% che fanno cose ottime. Il restante 85% sono sostanzialmente inutili.

Peppe

Giusto per capire.....
Prendiamo, per comodità, il campione dei dischi usciti nel 2018 e recensiti da Arlequins:

http://www.arlequins.it/pagine/articoli/alfa/results.asp?avar1=&avar2=&avar3=2018&avar4=&avar5=&avar6=&Submit=Cerca

Di questi 167, mi fate una lista dei 16-17 (o anche meno, visto che il campione può non includere tutto) dischi "utili" e/o decenti?

Inviato da: Kid Cox il Martedì, 30-Apr-2019, 08:22
QUOTE (Armo @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 13:01)
QUOTE (Vienna @ Mercoledì, 24-Apr-2019, 09:12)

A proposito del Post-Rock mi ricordo le discussioni su Paperlate sul disco dei Radiohead
Ok Computer; é Prog, é il nuovo prog, non ha niente a che fare con il Prog p90smiley.gif

OT

A proposito della fanzine Paperlate, mi chiedevo se esiste ancora, se esiste un sito web, o un sito d'archivio, magari con la sua storia, e la storia dei protagonisti /fondatori.
Io purtroppo, quando era in auge, non la conoscevo e mai mi ci sono imbattuto, però dopo mi ha sempre incuriosito, avendo anche conosciuto (di vista) alcuni "attori" della stessa.

Purtroppo la fanza non viene più pubblicata da qualche anno; alcuni dei suoi redattori seguono ancora il Prog (puoi incontrarli sovente a Veruno) inoltre Ezio Candrini lo troviamo talvolta in calce a qualche articolo su Prog Italia assieme al nostro Alberto Nucci, Paolo Carnell (Wonderious Stories), ancora la nostra Jessica Atene e Franco Vassia (Nobody's Land).
Forse ne ho dimenticato qualcuno ma erano tra i principali firmatari delle fanzines sul Prog!
Il Capo Guido Bellachioma invece era (forse è ancora) sulle pagine di La Repubblica.

Inviato da: Kid Cox il Martedì, 30-Apr-2019, 08:23
Jessica Attene, il correttore mi ha imbrogliato...

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