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Inviato il: Lunedì, 14-Dic-2015, 02:35
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Guardian of the Flame Gruppo: Senior Members Messaggi: 4071 Utente Nr.: 470 Iscritto il: 27-Mag-2010 |
“La fàbrica del Dom”, ovvero “il cantiere del Duomo” : espressione in Lumbaart usata dalle mie parti per indicare una grande opera in sempiterno corso di realizzazione. Opera che va avanti un mattoncino alla volta e che sì, forse un giorno o l’altro sarà pure terminata… ma vai a capire quando ? Chiacchierando coi Maxophone nel corso di questi anni, quante volte ho fatto ricorso a questa metafora meneghina ! “Uè bagaj, el vost segund disc el me par propri la fàbrica del Dom”, etc etc.
Eppure, bella gente, stavolta ci siamo. Il disco esce. E’ in fase di masterizzazione avanzata, diciamo al 95%. Mancano giusto qualche ritocchino ed effetto qui e là. Ieri pomeriggio, alle 15:00, riunione ultra-riservata (tipo carbonari) nel (signor) studio che la band ha la fortuna di possedere. Presenti, nel sotterraneo di una villa del vasto hinterland milanese : i Maxophone al gran completo + directly from Tokyo, la mitica Yoshiko “Progrena K” + il sottoscritto. Ordine del giorno : primo ascolto corale e comune del lavoro. ___________________________________________________ Bene, andiamo al sodo. * Titolo : La Fabbrica delle Nuvole * Periodo di uscita : diciamo marzo/aprile. Alcuni Maxottimisti hanno azzardato febbraio/marzo, altri –più prudenti- propendevano per maggio/giugno, al che abbiamo optato per marzo/aprile quale verosimile compromesso. * Etichetta : la band sta decidendo proprio in questi giorni se uscire con questi o con quelli (il che fatalmente comporta qualche intromissione esterna su vari aspetti del prodotto) oppure autoprodursi il disco restandone domina incontrastata (appoggiandosi però ad una etichetta per la sola distribuzione). Due scelte che hanno ciascuna i propri bravi pro e contro, certo. * Formato : ovviamente CD, ma non ho cavato loro alcun dettaglio riguardo alla scelta della jewel box o del digipack, così come non sono riuscito a sapere alcunché della cover art. Credo che questi dettagli siano legati appunto alla scelta di cui sopra. Su una cosa però sono molto determinati : l’intenzione di pubblicare anche l’edizione in vinile, in serie limitata. * Musica : esce in toto dalla penna dei due membri storici Sergio Lattuada e Alberto Ravasini. * Testi : tutti a firma di Roberto Roversi, che ha più volte donato le sue parole a voci tipo Lucio Dalla e Mina, tanto per capirci. Lui https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Roversi E veniamo ai singoli pezzi… Un ciclone sul Pacifico L’opening track è l’opening track, non si può sbagliarlo – e i Maxo non lo sbagliano. Sergio Lattuada al proscenio, mattatore assoluto in un vigoroso episodio molto keyboards-driven. “…e le parole diventano vento / è un soffio freddo che quando tu mi parli io sento / che posso dire, che posso fare ?” - Un pezzone da KO con finale in crescendo veramente da applauso, tanto che alla fine viene quasi da chiedersi “vabbeh l’opening track, però perché bruciare addirittura il brano migliore in apertura ?”… salvo poi scoprire che il meglio dell’album deve ancora arrivare. Perdo il colore blu I Maxo mostrano i muscoli, in particolare il chitarrista Marco Tomasini (che in generale mi sembra abbia avuto in quest’album più spazio che in precedenza). Divertente sentire la voce di Ravasini attraverso un megafono ! Bel piglio rockeggiante ma senza ammiccare al metal, tranquilli. Rockeggiante quanto può esserlo un brano degli Echolyn, toh, e dei migliori Echolyn direi. Mi sa che c’è lo zampino di Marco Croci, più che in altri brani. Sbaglierò, ma… Il passo delle ore Chi ha seguito con attenzione l’attività live dei Maxo ha già avuto modo di ascoltare questa canzone, sia pure in veste tutt’altro che definitiva. Per dire, una embrionale versione l’ha sicuramente sentita chi c’era alla festa della birra di Misinto qualche anno fa : a quei tempi recava un testo provvisorio in inglese e s’intitolava Needless to say. Ma veniamo all’oggi : in veste definitiva è uno splendido (sissignori) episodio di pop (ri-sissignori) melodico. Non a caso ho usato il termine “canzone”, perché di questo si tratta. Grande pop, di quello che va dritto al cuore perché composto da chi è in grado di farlo (ergo, quasi nessun gruppo prog). Ah, prima che qualcuno invochi la sharia su di me, posso ricordare che anche “Non mi rompete” del Banco, “Dove… quando” della PFM e “Non chiudere a chiave le stelle” della Locanda sono brani pop ? “Ora sei qui / quanta luce c’è / ora sei qui / vita dai a me…” - L’ho sentita una volta e già la amo. Qualche Solone dirà che Sanremo è dietro l’angolo, che l’innato gusto del songwriting non è da prog band. Beh… se tutto il pop fosse così, allora sarei un grande amante del pop. E pure a testa alta, guarda un po'. La fabbrica delle nuvole La title-track è uno strumentale, l’unico dell’album. Già udito anch’esso live in veste “bozzetto”, s’intitolava Il gioco delle coppie. Ricordo d’averla applaudita fino a spellarmi le mani al Club Giardino… ed era –appunto- solo un bozzetto ! Ora eccola qui, rielaborata e rifinita con cura maniacale. Che dire ? Che ora potrebbe risiedere a testa altissima nei solchi di uno qualsiasi fra i primi album dei Gentle Giant : “Octopus”, “Three friends”, “In a glass house”, fate voi. Sembra arrivare dritta-dritta da lì, veicolando una energia e una creatività che hanno dell’incredibile. Un brano scaleno, d’una complessità pazzesca… epperò irrisa dalla maestria di una band che riesce a maneggiare materiale così dinamitardo in scioltezza, come fosse un 4/4. Chapeau. Non c’è altro da dire. La luna e la lepre Ah, questa è una vecchia conoscenza ! Guardian Angel (col solito anglo-testo provvisorio) la trovate su Live in Tokyo (Aereostella, 2014)… e se non avete quel disco, amen : chi di voi c’era a Veruno ? Ecco, quell’acapella a cinque voci che strappò applausi a scena aperta è parte integrante di ‘sto brano. In italiano ora fa : “lontano lontano, nei boschi del Nord / viveva una volta la figlia del Re / e questa storia narrava al suo Re”. Un’atmosfera decisamente à la Branduardi, insomma, per un brano destinato a diventare un altro standard nei futuri live. L’estate dei nani e dei giganti Un delicato intro di chitarra acustica ci accompagna in questa vicenda che narra di guerra, ma non solo : diciamo di crudeltà e dolore leniti dall’Amore. Eros e Thanatos, via. “Estate ’41 / sul mondo c’era la guerra / e tu con il fiume dei baci / spegnevi nel sole le mie parole”. Un episodio soft che fa il paio con Il passo delle ore nell’avere connotati più pop che prog, e che si conclude su una felice sequenza di note (campionate, ovviamente) provenienti da un duduk, una sorta di flauto tipico dell’Armenia. Il matto e l’aquilone All’inizio inganna, pare un altro episodio soffuso. Chitarra acustica, violino e poco altro. Però, pian piano prende quota… e quando decolla ci porta in mondi lontanissimi e vibranti d’energia. O forse no, nemmeno tanto lontani e men che mai sconosciuti : alla fin fine, il pianeta Gigantegentile l’abbiamo esplorato per benino tutti, no ? Eh, sì… c’è poco da fare, non puoi proprio tenere i Maxo troppo a lungo lontani da lì, mi sa che gli manca l’aria. Ehi… è un complimento, se non fosse chiaro ! Nella fase centrale emerge, chiarissima, una citazione non dico prelevata pari-pari da “The boys in the band”… ma quasi. Cambiano un paio di note, via. Ci sta, è un omaggio ai Padri e la band lo ha ammesso serenamente e orgogliosamente, tra un bicchiere di spumante prenatalizio e l’altro. Nel fiume dei giorni i tuoi capelli Mentre ascoltavo i brani, ovviamente prendevo degli appunti, per poter poi scrivere qualcosa qui nel forum. Buffo… rileggendoli ora, vedo che sotto a questo titolo ho lasciato uno spazio bianco. Uno spazio bianco in cui campeggia però un “!!!“. Nient’altro che “!!!”. Un motivo ci sarà. Le parole che non vi ho detto Questo è il brano preferito da Alberto Ravasini (e non solo, mi par di ricordare che anche Carlo Monti la pensi così). In sé, è abbastanza semplice – fatto com’è praticamente solo di voce, pianoforte e poco altro… e direi che è stata una scelta giusta, volta a esaltarne il valore poetico. Un testo assolutamente spettacolare, se mi passate codesto aggettivo in relazione a una lirica. Ancora una volta al centro c’è l’Amore : Amor filiale, in questo caso. * Il disco potrebbe concludersi qui… oppure no. La band sta infatti valutando, fra le altre cose, se includere una bonus track oppure no. - Se deciderà in tal senso, a chiudere La fabbrica delle nuvole sarà la cara vecchia L’isola, nell’ennesima nuova versione. Rinvigorito da un lifting più rock e da un finale in tono trionfale, il brano vede ulteriormente accresciute le sue già grandi potenzialità. Come dico sempre ai Maxo, “questo pezzo è la vostra nuova C’è un paese al mondo”. - Se NON deciderà in tal senso, chi acquisterà il disco troverà comunque al suo interno un codice o qualche altra consimile diavoleria grazie alla quale potrà accedere al download (gratuito, chiaramente) del pezzo. ___________________________________________________ Questo è quanto. Che dire ? Per quanto mi riguarda, non siamo di fronte all’ennesimo “topolino” partorito da una delle tante storiche “montagne” tornate dal passato in questi anni. Stavolta la montagna ha partorito (sia pure con gran fatica) un disco assolutamente all’altezza del mitico predecessore marchiato seventies. La fabbrica delle nuvole guarda negli occhi, senza alcun complesso d’inferiorità, il disco del 1975. Sto esagerando ? Non credo. Il mio è solo un parere personale e non un dogma, ovvio. Giudicherete voi. Di una cosa sono certo : di ‘sto disco se ne parlerà un bel po’. Mi piace però ripensare alle reazioni di Yoshiko, che ascoltava seduta accanto a me. L’ho sentita più volte dire “…goosebumps! This gives me goosebumps, you guys!”. Applaudiva, annuiva, forse (non ne sono certo) su Il passo delle ore le si sono anche inumiditi un po’ gli occhi. Una cosa è certa : la sua espressione era quella di una bimba che –la mattina di Natale- trova sotto l’albero molti, ma MOLTI più doni di quanti si sarebbe aspettata. Maxophone : la Storia continua ! Keep the Flame burning ! |
Inviato il: Lunedì, 14-Dic-2015, 10:47
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1031 Utente Nr.: 768 Iscritto il: 15-Apr-2014 |
BENE BENE BENE!
Aspetto con trepidazione la data e luogo della presentazione .... -------------------- "Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Inviato il: Martedì, 15-Dic-2015, 15:51
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The Founder Gruppo: Staff Messaggi: 6801 Utente Nr.: 5 Iscritto il: 30-Mag-2007 |
Ma il basso si sente...?
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Inviato il: Giovedì, 17-Dic-2015, 22:47
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Guardian of the Flame Gruppo: Senior Members Messaggi: 4071 Utente Nr.: 470 Iscritto il: 27-Mag-2010 |
Per quanto ho potuto sentire dal master, sì : lo strumento di Marco Croci è ben presente. Nulla a che vedere con l'evanescenza di Live in Tokyo. KTFB |
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Inviato il: Venerdì, 15-Gen-2016, 23:29
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Masterizzazione finalmente completata. Ancora poco. PS: il basso se sente eccome...munitevi di adeguato subwoofer.. :-)
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Inviato il: Domenica, 05-Giu-2016, 17:54
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 448 Utente Nr.: 637 Iscritto il: 01-Nov-2011 |
allora? a che punto siamo...
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Inviato il: Domenica, 05-Giu-2016, 19:27
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Siamo al punto che usciremo in data imprecisata e con una edizione/etichetta che non è nessuna delle più note prog label di casa nostra e che non è neppure specializzata in questo genere di musica. L'album è finito da mesi ormai, pronto anche nella parte artwork/libretto etc (confermo titolo dell'album e dei brani come riportati a suo tempo dal bravo Mauro Moreschini che abbiamo avuto il piacere di aver con noi all'ascolto del master). Ci sono 'tempi e metodi' che non dipendono da noi. Grazie e portate pazienza, se potete. Non crediate, anche noi siamo 'impazienti', non sapete quanto. All'uscita, e non prima di questa, è anche collegata tutta la nostra futura attività 'live'. Non si può dire certo che in questo ultimi tre anni abbiamo inflazionato la scena dei concerti prog live... A presto. Marco
Messaggio modificato da Gentle Dwarf il Domenica, 05-Giu-2016, 19:38 |
Inviato il: Domenica, 18-Set-2016, 13:00
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Eccoci!! Il nuovo sito web dove annunciamo l'uscita del nostro "La Fabbrica delle Nuvole" e dove potete ascoltare in anteprima i teasers del nostro lavoro!
http://www.maxophone.com Usciremo con la label AMS di Matthias Scheller! |
Inviato il: Lunedì, 19-Set-2016, 10:40
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1031 Utente Nr.: 768 Iscritto il: 15-Apr-2014 |
Complimenti per il nuovo sito. Veramente carino!
E finalmente riesco a sentire qualcosa dell'album! Il poco che si sente è veramente promettente. A quando il live di presentazione? -------------------- "Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2016, 12:04
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Giusto per tenervi aggiornati.
nell'edizione giapponese sarà incuso un bonus cd con la versione studio 2016 de "L'Isola", primo brano scritto dai Maxophone e "never releasd before" se non nella sua versione live dell'O.B. "Live in Tokyo". Dovremmo riuscire a fare la stessa cosa comunque anche per l'edizione italia+RestOfTheWorld". Inoltre, leggendo della varie incazzature di chi recentemente ha comprato vinili delle ultime uscite di prog italiano lamentando che sull'album mancano brani disponibili sulla versione CD, vorrei rassicurarvi che vinile e Cd conterranno gli stessi identici brani, forse con la sola eccezione appunto de "L'Isola" che per motivi vari (tra cui quelli di copyright) sarà disponibile solo come ho detto sopra. Per il resto, perdonate questo mia battuta ma il disco, più lo ascolto e più mi piace, più proviamo, più sale l'eccitazione di tutti noi per le speriamo prossime situazioni live..... :-) "La fabbrica delle Nuovole" è un lavoro davvero fresco, ogni brano ha una melodia che ti entra in testa e ci rimane, che è un po' anche questo un nostro obiettivo Marco/Maxophone/bass |
Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2016, 14:40
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 835 Utente Nr.: 704 Iscritto il: 06-Lug-2013 |
Scusa,ma se apro il link che hai messo maxophone.com mi appare un sito quantomeno dubbio.Lo fa anche a voi? |
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Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2016, 15:52
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Strano. Non so cosa ti apra. nel caso, prova così www.maxophone.com |
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Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2016, 15:52
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The Founder Gruppo: Staff Messaggi: 6801 Utente Nr.: 5 Iscritto il: 30-Mag-2007 |
Infatti.... Il link giusto è questo: http://www.maxophone.it/ edit: mi correggo: dal sito .it parte poi un redirect sul sito .com che mi viene filtrato dal proxy aziendale, quindi sicuramente malevolo. |
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Inviato il: Giovedì, 17-Nov-2016, 22:10
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Prog-Nauta Gruppo: Senior Members Messaggi: 382 Utente Nr.: 411 Iscritto il: 11-Gen-2010 |
Quello (maxophone.it) è il VECCHIO sito anche se nell'home page c'è il link al NUOVO sito che, ribadisco, è www.maxophone.com ..... |
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Inviato il: Giovedì, 01-Dic-2016, 10:36
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Hogweed Gruppo: Senior Members Messaggi: 28 Utente Nr.: 831 Iscritto il: 17-Ott-2016 |
Ecco, per esempio questa notizia me l'ero persa! Sono memore del loro bellissimo live alla Casa di Alex di qualche anno fa. Considerato che sono uno dei miei gruppi prog italiani di riferimento sono in trepidante attesa!
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