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Arlequins Forum > In Uscita > The Neal Morse Band


Inviato da: giuse il Mercoledì, 24-Ott-2018, 19:21
Annunciato in uscita il 25 gennaio 2019. Sarà doppio.
Il buon Neal è sempre bulimico, vedremo.
Speriamo che faccia seguito la tournee, l'ultima volta me lo sono perso, e Neil dal vivo è sempre un bel vedere (e sentire)

Inviato da: Mauro il Mercoledì, 24-Ott-2018, 20:18
QUOTE (giuse)
Speriamo che faccia seguito la tournee

blink.gif
La tournée è gia bell'e che definita, Giuse!

Le tre date convenienti per noi italiani sono in aprile.
Il 10 a Pratteln, l'11 a Lione e (soprattutto) il 12 a Trezzo sull'Adda (MI).

ahsi.gif http://www.nealmorse.com/live.asp

Keep!

Inviato da: giuse il Mercoledì, 24-Ott-2018, 20:29
Benone!

Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 24-Ott-2018, 20:52
Il buon Neal viaggia sempre due alla volta asd.gif
Il penultimo era di altissimo livello, speriamo che si continui sulla stessa linea.

Inviato da: riddick il Giovedì, 25-Ott-2018, 12:46
senza neanche saper leggere ne scrivere, già preso il biglietto , ho ancora in testa quello che fece ai magazzini generali un giovedi' sera di circa 2 anni fa.

Inviato da: jdessi il Giovedì, 25-Ott-2018, 15:54
QUOTE (riddick @ Giovedì, 25-Ott-2018, 11:46)
senza neanche saper leggere ne scrivere, già preso il biglietto , ho ancora in testa quello che fece ai magazzini generali un giovedi' sera di circa 2 anni fa.

c'ero anch'io... Memorabile. Una delle migliori performance di Neal.
Poi era il tour di uno degli album migliori della sua carriera...

Inviato da: riddick il Giovedì, 25-Ott-2018, 16:20
concordo , se solo avesse scelto meglio i bis . comunque ,vada come vada ,è una garanzia , e meno di 40 euro sono proprio niente .

Inviato da: Ayrton 2112 il Giovedì, 25-Ott-2018, 19:05
QUOTE (Mauro @ Mercoledì, 24-Ott-2018, 19:18)
Le tre date convenienti per noi italiani sono in aprile.
Il 10 a Pratteln, l'11 a Lione e (soprattutto) il 12 a Trezzo sull'Adda (MI).

blink.gif presente a Trezzo senza se e senza ma!!!

Non ho mai visto Morse dal vivo, e già per il tour di Similitude Of a Dream ero in procinto di andare, poi un impegno di lavoro mi costrinse a rinunciare. Stavolta non ci sono per nessuno!

(però un altro album doppio... roll.gif già l'ultimo sarebbe stato mooolto meglio su un solo cd, con qualche filler in meno)

Inviato da: AntonioC. il Sabato, 26-Gen-2019, 13:16
Uscito il doppio lunghissimo disco e si riconferma sui soliti buonissimi livelli.
Con una sforbiciata un po' qui e un po' lì sarebbe stato anche meglio.

Inviato da: Ayrton 2112 il Lunedì, 25-Mar-2019, 17:27
Sono due mesi che ogni tanto lo riprendo in mano e lo ascolto... ma la scintilla non scatta.
Il problema è lo stesso di The Similitude Of a Dream: troppi pezzi, in gran parte evitabili. In quell'album, perlomeno, erano contenute tante piccole gemme, soprattutto nella prima parte: a selezionare il meglio per farci un disco solo (come ho fatto io con il cd da sentire in macchina), viene fuori un ottimo lavoro, a livello dei migliori. Qua invece c'è un marasma indistinto di begli assoli, ritornelli ultra-catchy, tante ballad, linee vocali che si ripetono e si auto-citano in continuazione, tutto iper-dilatato e soffocante.
Sembra di vedere il casino che ha combinato Peter Jackson con il film dello Hobbit: una trilogia piena di materiale superfluo quando sarebbe bastato un film solo di un paio d'ore a stare larghi.
Questa mania del concept-su-due-dischi è davvero deleteria... e la cosa che mi fa più arrabbiare che il talento per comporre grandi suite è ancora intatto: Alive Again e Falling For Forever (il pezzo inedito che ha composto per il best of degli Spock's Beard) sono del 2015, non una vita fa.
Poi, il biglietto per Trezzo l'ho preso e sono contento di averlo fatto, non l'ho mai visto dal vivo e il super-medley con cui conclude i concerti si preannuncia un momento da ricordare. Ma che fatica... surrender.gif

Inviato da: giuse il Lunedì, 25-Mar-2019, 17:39
Caro Ayrton, concordo al 100%.
Due ore di musica sfruttando le idee che bastavano si e no per 1 ora, ad essere generosi.
Mi pare che il buon Neal abbia già dato quello che poteva dare, ed ora è uno stanco ripetersi.
A Trezzo ci sarò anche io, i miei figli mi hanno regalato il biglietto, comunque dal vivo sono 5 musicisti coi fiocchi.

Inviato da: Kid Cox il Lunedì, 25-Mar-2019, 18:05
È la solita stolfa che attanaglia anche Flowers King, mostly autumn, citizen Cain ecc. Bisognerebbe avere un tecnico oppure anche un amico (vero) che abbia il coraggio di consigliare la "spuntatina" quando non addirittura indirizzare il cestino...
Meglio un buon lavoro di 40 minuti che la sufficienza in 80....

Inviato da: Mauro il Lunedì, 25-Mar-2019, 19:13
QUOTE (Ayrton 2112)
...la scintilla non scatta.
...troppi pezzi, in gran parte evitabili. In quell'album... a selezionare il meglio per farci un disco solo... viene fuori un ottimo lavoro, a livello dei migliori.
quoto.gif
E' proprio per questo che del Neal Morse solista non ho comprato manco un album: lavori bulimici e ridondanti, 'na mattonata.
Il Nostro è/era di gran lunga preferibile in contesti in cui il suo mostruoso Ego è bilanciato da altre personalità forti: Transatlantic in primis.

QUOTE (Ayrton 2112)
...marasma indistinto di begli assoli, ritornelli ultra-catchy, tante ballad, linee vocali che si ripetono e si auto-citano in continuazione, tutto iper-dilatato e soffocante.

Cavolo, Ayr! blink.gif Hai descritto perfettamente quel che ho provato durante il set della Neal Morse Band anni fa a Veruno.
Per mezz'ora l'ho ascoltato con benevolenza, poi non vedevo l'ora che quella colata di melassa finisse. icon_smile_dead.gif

QUOTE (Ayrton 2112)
Poi, il biglietto per Trezzo l'ho preso e sono contento di averlo fatto, non l'ho mai visto dal vivo...

Piaccia/NonPiaccia è un Signor Personaggio della scena prog e almeno una volta è giusto vederlo. gia.gif
Fai benissimo ad andare e mi auguro che tu ti diverta, chissà?
Io ho già dato: due volte (Veruno e Alcatraz) bastano e avanzano.
____________________________________________________________

Scusate il piccolo OT, ma per quella settimana ho già in programma i Silver Key il giorno precedente al Barrio's, giù alla Barona: eseguiranno il set completo, non la mezz'oretta (se va di lusso) che gli verrà graziosamente concessa al FIM.
Tanto mi basta, venerdì 12 farò altro.

KTFB

Inviato da: Ayrton 2112 il Lunedì, 25-Mar-2019, 21:49
QUOTE (Mauro @ Lunedì, 25-Mar-2019, 18:13)
E' proprio per questo che del Neal Morse solista non ho comprato manco un album: lavori bulimici e ridondanti, 'na mattonata.
Il Nostro è/era di gran lunga preferibile in contesti in cui il suo mostruoso Ego è bilanciato da altre personalità forti: Transatlantic in primis.

Io invece la sua discografia solista l'ho sempre apprezzata molto (ovviamente in ambito prog, gli album con le preghiere li lascio ad altri).
Ho sempre pensato che avesse un talento particolare per le suite: da quel capolavoro di The Light, passando per The Door e World Without End; sono tutti brani molto articolati, ridondanti volendo, ma pieni di spunti, ben bilanciati tra parti cantate e strumentali, con sezioni distinte che però si sviluppano in senso continuo, naturale, non sembrano incollate con lo scotch. E non è che servano chissà quali fuochi di artificio. Prendete Alive Again, da "The Grand Experiment": quasi 2/3 del brano sono costituiti dallo stesso riff che su cui sono costruite le strofe e il ritornello, ma si presenta ogni volta in una veste diversa, e diventa l'impalcatura su cui costruire i momenti solisti. Alla fine dopo quasi trenta minuti non solo non mi annoio, ma sono già pronto col tasto "repeat".
Ma mica è necessario fare la suittona sborona! Guardiamo "Question-mark": il pezzo più lungo è di 7 minuti, ma perdiana, OGNI pezzo ha la sua identità, la sua struttura. Poi può essere più o meno riuscito, ma almeno ho l'impressione di ascoltare un album con un concetto. Qui invece è tutto "Bella 'sta melodia, dove l'ho già sentita?", "ma questo ritornello, sta citando un altro pezzo che citava un altro pezzo...?" "aspetta, sto ascoltando il disco 1 o il 2?".... è come stare in un labirinto degli specchi, non so più dove guardare. Boh.gif
Poi, ho capito che Roger Waters ha fatto un doppio album con tre Another Brick In The Wall, due In The Flesh e un sacco di frasi che rimbalzavano tra un brano e l'altro, ma... di Roger Waters ce n'è uno solo, ecco.


QUOTE (Kid Cox @ Lunedì, 25-Mar-2019, 17:05)

Bisognerebbe avere un tecnico oppure anche un amico (vero) che abbia il coraggio di consigliare la "spuntatina" quando non addirittura indirizzare il cestino...

Beh, avere nella band un soggetto come Mike Portnoy, che a ogni album scrive su Facebook: "OMMIODDIO QUESTO È L'ALBUM PIù BELLO IN CUI ABBIA MAI SUONATO CIOÈ RAGAZZI NON POTETE CAPIRE QUESTA COSA SPAZZA VIA IL CONCETTO STESSO DI BELLEZZA IN MUSICA", non aiuta proprio a rimanere coi piedi per terra...
asd.gif

Inviato da: giuse il Martedì, 26-Mar-2019, 09:57
Sono d'accordo, non tutta la discografia solista di Neal Morse è da buttare.
Il periodo Question Mark e Sola Scriptura in particolare è molto buono.
Certo, bisogna accettare la "metallizzazione" del prog di Morse, sempre un po' sopra le righe.
Ripeto però che gli ultimi due lavori sono troppo ripetitivi, non solo tra loro, ma anche rispetto ai lavori precedenti.
Può darsi sia arrivato alla frutta.
P.S. @Ayrton...visto che hai citato Waters. Anche per me è un intoccabile, ci mancherebbe, live è ancora tanta roba. Ma pure per lui, dal punto di vista compositivo, è arrivato il momento di appendere il basso al chiodo. L'ultimo album lo dimostra.

Inviato da: jdessi il Martedì, 26-Mar-2019, 13:36
QUOTE (Ayrton 2112 @ Lunedì, 25-Mar-2019, 20:49)
QUOTE (Mauro @ Lunedì, 25-Mar-2019, 18:13)
E' proprio per questo che del Neal Morse solista non ho comprato manco un album: lavori bulimici e ridondanti, 'na mattonata.
Il Nostro è/era di gran lunga preferibile in contesti in cui il suo mostruoso Ego è bilanciato da altre personalità forti: Transatlantic in primis.

Io invece la sua discografia solista l'ho sempre apprezzata molto (ovviamente in ambito prog, gli album con le preghiere li lascio ad altri).
Ho sempre pensato che avesse un talento particolare per le suite: da quel capolavoro di The Light, passando per The Door e World Without End; sono tutti brani molto articolati, ridondanti volendo, ma pieni di spunti, ben bilanciati tra parti cantate e strumentali, con sezioni distinte che però si sviluppano in senso continuo, naturale, non sembrano incollate con lo scotch. E non è che servano chissà quali fuochi di artificio. Prendete Alive Again, da "The Grand Experiment": quasi 2/3 del brano sono costituiti dallo stesso riff che su cui sono costruite le strofe e il ritornello, ma si presenta ogni volta in una veste diversa, e diventa l'impalcatura su cui costruire i momenti solisti. Alla fine dopo quasi trenta minuti non solo non mi annoio, ma sono già pronto col tasto "repeat".
Ma mica è necessario fare la suittona sborona! Guardiamo "Question-mark": il pezzo più lungo è di 7 minuti, ma perdiana, OGNI pezzo ha la sua identità, la sua struttura. Poi può essere più o meno riuscito, ma almeno ho l'impressione di ascoltare un album con un concetto. Qui invece è tutto "Bella 'sta melodia, dove l'ho già sentita?", "ma questo ritornello, sta citando un altro pezzo che citava un altro pezzo...?" "aspetta, sto ascoltando il disco 1 o il 2?".... è come stare in un labirinto degli specchi, non so più dove guardare. Boh.gif
Poi, ho capito che Roger Waters ha fatto un doppio album con tre Another Brick In The Wall, due In The Flesh e un sacco di frasi che rimbalzavano tra un brano e l'altro, ma... di Roger Waters ce n'è uno solo, ecco.


QUOTE (Kid Cox @ Lunedì, 25-Mar-2019, 17:05)

Bisognerebbe avere un tecnico oppure anche un amico (vero) che abbia il coraggio di consigliare la "spuntatina" quando non addirittura indirizzare il cestino...

Beh, avere nella band un soggetto come Mike Portnoy, che a ogni album scrive su Facebook: "OMMIODDIO QUESTO È L'ALBUM PIù BELLO IN CUI ABBIA MAI SUONATO CIOÈ RAGAZZI NON POTETE CAPIRE QUESTA COSA SPAZZA VIA IL CONCETTO STESSO DI BELLEZZA IN MUSICA", non aiuta proprio a rimanere coi piedi per terra...
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Concordo sulla faccia di c...o di Portnoy e sul fatto che il buon Neal si ripeta troppo.
Avrebbe un assoluto bisogno di un altro produttore. I suoni sono sempre gli stessi.
Il fatto che Gillette sia un fan di Petrucci non aiuta assolutamente.

Però devo giustificare la verbosità dei suoi lavori col fatto che non si tratta di album veri e propri. E non si tratta neanche di concept nel senso comune.
Si tratta di veri e propri musical, anche se non ballati e sceneggiati.

Tsoad raccontava la storia allegorica de The Pilgrim's progress opera del 1678 famosissima in ambiente protestante, anzi un classico. The Great Adventure è l'attualizzazione della seconda parte del Pilgrim's progress in cui viene ripresa la storia della moglie del protagonista.

L'album è stato scritto come un musical. La musica non è fatta principalmente per l'ascolto, quanto per seguire la storia.
Un po' come nell'opera lirica.
Se non entri nella storia, sai che palle ascoltare il recitativo tra un'aria e l'altra!

L'opera, l'operetta e il musical, hanno delle regole.
Oltre ad avere delle arie (i momenti catchy) sono costruite su continui richiami di una manciata di temi che vengono riproposti leggermente variati e riarrangiati.

Da Neal attendiamo con trepidazione un album più snello, fatto con un altro produttore che dia una sonorità diversa ai vari strumenti: soprattutto chitarra e batteria.


Inviato da: Armo il Martedì, 26-Mar-2019, 14:02
QUOTE (giuse @ Martedì, 26-Mar-2019, 08:57)
Sono d'accordo, non tutta la discografia solista di Neal Morse è da buttare.
Il periodo Question Mark e Sola Scriptura in particolare è molto buono.
Certo, bisogna accettare la "metallizzazione" del prog di Morse, sempre un po' sopra le righe.
Ripeto però che gli ultimi due lavori sono troppo ripetitivi, non solo tra loro, ma anche rispetto ai lavori precedenti.
Può darsi sia arrivato alla frutta.
P.S. @Ayrton...visto che hai citato Waters. Anche per me è un intoccabile, ci mancherebbe, live è ancora tanta roba. Ma pure per lui, dal punto di vista compositivo, è arrivato il momento di appendere il basso al chiodo. L'ultimo album lo dimostra.

Su Waters, mi permetto di dissentire. smiledent.gif

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