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> Quale futuro per i concerti?
 
goldie
Inviato il: Giovedì, 23-Apr-2020, 00:17
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Hogweed
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Io direi e che isognerebbe aprire un thread dal titolo "quando riprenderanno i concerti?" o " ci saranno concerti nel 2020?"
-stanno rinviando tutto al 2021 o in autunno,
-open air settembre? secondo me a malincuore NO
-ci sono un sacco di festival rinviati a settembre oltre ai festival settembrini per tradizione(come veruno) che secondo me non si faranno.
-l'anno già detto, concerti discoteche(che per chi non è del mestiere sono la stessa cosa;) saranno le ultime, sul cinema e teatri si sperimenta il distanziamento.
.unico spiraglio che vedo io e sul numero dei partecipanti, un pò come aveva fatto la Francia prima bloccando gli eventi sopra le 5000 presenze e poi la svizzera sopra le 1000 persone.
ora però c'è anche la questione del distanziamento.

questa cosa andrebbe messa anche nel thread di Veruno Prog,
ripeto io penso che a settembre non ci saranno concerti,
ma se ci fosse un limite sul distanziamento a 1,5metri quante persone entrerebbero nella piazzetta della musica?
e avrebbe un senso fare un festival con queste regole?

la cosa peggiore in tutto questo e che da maggio a settembre è tutto un fiorire di festival all'aperto che per noi appassionati valgono come un genere di prima necessità(almeno per me)
e secondo me con buona pace dell'animo quest'anno salterà tutto.
dal liscio alla festa de l'unità a vasco negli stati con tutto quello che ci passa in mezzo(compresi i numerosi concerti visti davanti a quante persone? 10-15;) l'appuntamento potrebbe essere al 20201... mecry.gif mecry.gif

Messaggio modificato da goldie il Giovedì, 23-Apr-2020, 00:26
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goldie
Inviato il: Giovedì, 23-Apr-2020, 17:23
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Hogweed
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-ci sono vari articolo che dicono che per i concerti si passerà al 2021 e fanno tutti fondamenti su un articolo scritto sul NYTimes(articolo paziente 0 possiamo definirlo ;)
https://www.rollingstone.it/musica/news-mus...2%80%A8/512060/

-molti anno rimandato i tour in autunno(spesso gruppi italiani e band europe medio-piccole se non nel 2021, basta andare sul sito di qualsiasi locale(magnolia, santeria ecc ecc)tra i grossi nomi mi vengono in mente Cave e Pearl Jam passati al 2021.
ora lucca summer fest verso il rinvio al 2021
glanstonvbury rolskilde hellfeest e chissà quanti altri già cancellati.
tutti i gruppi che avevano spostato i concerti da marzo a questo maggio li hanno riannullati/rimandati.

-rimandare un tour a settembre tipo i van der graaf generator, mi sembra molto rischioso, nel senso: tutti i festival, feste di paese ecc ecc estivi probabilmente non si potranno fare e poi da settembre via libera a tutto? ma non avrebbe senso quindi lo vedo improbabile. anche perchè allora tutti spostano a settembre ed ogni week end ci sono 100 festival ;) più o meno è già quello che c'è ora ovverro un settembre ottobre stra ingolfato di eventi di tutti i generi(tipo biennale venezia e tour de france inizierebbero entrambi il 29 agosto ;)..
sia per i grandi eventi spostati tipo Primavera Sound(26-30agosto e poi dei gruppi USA o Australiani chi verrà in europa?!?)sia per i più piccolo tipo Miami Festival 18-20 settembre.

-chiudo ripetendo che "molti" o i "politici" non hanno una grande idea su cosa sia un concerto, forse sono stati una volta a vedere il Boss(e se ne sono andato dopo l'intro) con i biglietti passati dal pirellone o il gruppo di cover degli 883 alla festa del loro partito. spesso si sente mettere assieme la parola concerti e discoteche ;)
insomma io nel 2020 ho visto 16 concerti,
la metà con meno di 50 persone,
e alcuni anche in locali rinomati tipo il bloom di mezzago il venerdi sera con dico 10 persone presenti compresi fonico e gruppo di apertura che ascolta i primi due pezzi del gruppo main poi tornano nei camerini a fumare..
quindi due brevi considerazioni: questo tipo di concerti, che per me sono beni di prima necessità come un piatto di pasta, di cui probabilmente i "politici" ignorano l'esistenza si potrebbero svolgere tranquillamente anche con distanziamento di 3-4 metri ;)
la scorsa estate ho visto un devastante concerto degli ufomammut a solidarock di cassano d'adda, eravamo 50-60 a dir tanto, settimana dopo stesso posto i Gang, stesse 50 persone.

però e naturale che dopo 3-4-5 mesi senza concerti, se per caso, a settembre si ripartisse ci sarebbe molta più gente "affamata" di concerti, tradotto, a veruno piazzato li subito in apertura di setttembre metterei la tenda direttamente sul palco e come me ne conosco altri 10 ...

e intanto david crosby non arriva a fine mese..
https://www.rollingstone.it/musica/intervis...la-casa/513328/

Messaggio modificato da goldie il Giovedì, 23-Apr-2020, 17:30
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Kid Cox
Inviato il: Giovedì, 23-Apr-2020, 18:27
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Caro Goldie,
Intanto piacere di riaverti in queste pagine...
Premesso che il tuo interessante intervento poteva essere inserito sicuramente nella pagina dedicata al C-19; ritengo che le nostre (non solo le nostre) supposizioni possono al momento solo rimanere tali visto che neanche i governi più lungimiranti sanno cosa fare domani, figurati dopodomani...
È una situazione nuova e devastante che ha colto il Mondo impreparato.
La Natura ha dimostrato una volta di più che se vuole è più forte di qualsiasi uomo...
Dobbiamo solo aspettare, rispettare il più possibile le regole ed attendere che "passi la bubbana".
Se il virus si ridimensionerà in proporzioni accettabili, torneremo al ristorante, a berci una birra ed a ascoltare i nostri beniamini.
Spero ancora di poter ascoltare Prendimi Fratello, La Sedia di Lillà e Tra Demonio e Santità in Piazzetta, magari passare questi momenti anche con il mio fratellone ed i sui 60 anni!
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Ayrton 2112
Inviato il: Domenica, 26-Apr-2020, 14:37
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Nessuno di noi, nemmeno chi è medico o biologo, ha e può avere informazioni concrete e affidabili per prevedere come sarà la situazione per concerti e ritrovi di persone per il resto del 2020. Sono decisioni che spettano alla politica, che già ha le idee su confuse su cose più importanti e vicine nel tempo...

Ciò detto: la mia personalissima opinione è che fino al 2021 possiamo dimenticarci la musica dal vivo. In questo senso non c'è differenza tra un concerto a San Siro con 50.000 spettatori e uno alla Casa di Alex. I concerti sono per definizione un luogo di assembramento, e sono belli anche per quello: cito come solo esempio il concerto dei Procol Harum a Veruno, la Piazzetta strapiena con migliaia di persone che cantavano in coro "A Whiter Shade Of Pale". Un momento assolutamente da brividi, che sarebbe stato impossibile replicare con una distanza fisica tra le persone.
Vero è che mancano diversi mesi all'autunno e chissà come evolverà la situazione del contagio. Però già alcuni segnali vanno in quella direzione. Ad esempio, la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi di cui faccio parte organizza ogni anno un Convegno Nazionale verso maggio-giugno: quello del 2020, già spostato a ottobre, è stato ulteriormente rinviato al 2021. La motivazione non è stata esplicitata ma è facile da immaginare: è un evento da 150-200 persone, non sarebbe possibile prenotare una struttura in grado di contenerle tutte con una distanza di sicurezza, e per questioni tecniche non sarebbe possibile trasformarlo in un evento in streaming. Per i concerti penso accadrà la stessa cosa.
Forse potrebbero salvarsi gli eventi con posti a sedere e non in piedi, accuratamente distanziati. Ma, fatta salva ogni considerazione sulla possibilità di godersi un concerto da seduti, la capienza dovrebbe essere sensibilmente ridotta per garantire il distanziamento: e meno spettatori significa, oltre che maggiore difficoltà a trovare il biglietto, meno introiti per gli organizzatori e le band, forse troppi in meno perchè sia ancora economicamente sostenibile. Forse sarebbe meglio aspettare il 2021 e organizzarli come Dio comanda. ;)


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Francesco
Inviato il: Domenica, 26-Apr-2020, 15:40
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QUOTE (Ayrton 2112 @ Domenica, 26-Apr-2020, 13:37)

Ciò detto: la mia personalissima opinione è che fino al 2021 possiamo dimenticarci la musica dal vivo.

Perchè,qualcuno poteva credere che si sarebbe svolto qualche concerto nel 2020?
Io infatti,già nei 3d su Veruno e La Casa di Alex ho dato appuntamento per l'anno prossimo... Occhiolino.gif
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Mauro
Inviato il: Domenica, 26-Apr-2020, 17:08
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QUOTE (Francesco)
Perchè,qualcuno poteva credere che si sarebbe svolto qualche concerto nel 2020?

Beh, io posso parlare solo a nome mio e dico che, se va bene, i primi a tornare a suonare saranno gli Yes nell'aprile del ’21.

Per poter tenere raduni pubblici ad alta densità (chiamiamoli così) occorre che le seguenti quattro domande abbiano tutte come un risposta un bel , chiaro e forte.
1 – E’ stato trovato il vaccino?
2 – E’ stato debitamente testato?
3 – E’ stato prodotto in quantità industriali?
4 – E’ stato distribuito almeno al 70/80% della popolazione?


Nessuno è in grado di dire quanto tempo ci vorrà: diciamo che è bello pensare che da qui a un anno ci si sarà riusciti… ma siamo proprio nel campo del tirare a indovinare, eh. gia.gif

Detto questo, Frà, sappi che –parlando in MP con il Boss già settimane e settimane fa- era affiorata la tentazioncella di cancellare d’imperio tutte le date del nostro Calendario fino a dicembre. Poi abbiamo soprasseduto. Facciamo la cosa corretta: lasciamo che siano gli Organizzatori (se si parla di festival) o le Band (se si parla di semplici live) a dire “annullato” o “rimandato al”. E’ più… professionale (madò, che termine!), credo.

KTFB
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Francesco
Inviato il: Domenica, 26-Apr-2020, 20:09
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QUOTE (Mauro @ Domenica, 26-Apr-2020, 16:08)


Detto questo, Frà, sappi che –parlando in MP con il Boss già settimane e settimane fa- era affiorata la tentazioncella di cancellare d’imperio tutte le date del nostro Calendario fino a dicembre. Poi abbiamo soprasseduto. Facciamo la cosa corretta: lasciamo che siano gli Organizzatori (se si parla di festival) o le Band (se si parla di semplici live) a dire “annullato” o “rimandato al”. E’ più… professionale (madò, che termine!), credo.

KTFB

E secondo me avete preso la decisione giusta.
Non credo che qualcuno abbia potuto interpretare il vostro "silenzio" come una possibilità che si potessero tenere concerti quest'anno.
La speranza è una cosa la razionalità di capire che gli assembramenti sono proprio il veicolo principale della diffusione di un virus è un altra cosa.....
Però giustamente non potevate avere voi la certezza quindi avete gestito bene la comunicazione.

Messaggio modificato da Francesco il Domenica, 26-Apr-2020, 20:26
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Mauro
Inviato il: Martedì, 28-Apr-2020, 16:29
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QUOTE (goldie)
Io direi e che bisognerebbe aprire un thread dal titolo "quando riprenderanno i concerti?" o " ci saranno concerti nel 2020?" mecry.gif

Sono domande che si stanno ponendo in molti, Goldie.
Puntualmente, qualcuno ha creato un Gruppo Pubblico su FB (e dove altro?) chiamato "Musicisti, Artisti, Attori e Tecnici - Il Mondo dello Spettacolo dopo Covid-19".
Dategli un'occhiata, può essere un buon compendio a questo thread.

ahsi.gif https://www.facebook.com/groups/682250102316758/?__tn__=HH-R

Contiene vari spunti di riflessione. Uno fra tanti: c'è già chi avanza l'ipotesi che il futuro sarà il live esclusivamente in streaming: insomma, il succo è "pandemia o mica pandemia, vaccino o mica vaccino, perché non accettiamo serenamente il fatto che il mondo cambia e che magari invece di chiedersi quando e se si potrà tornare nelle varie arene, teatri, piazzette etc... alla fine è forse più semplice e comodo rimanere comodi a casa guardando i vari spettacoli sul proprio schermo?"

Oh, è un'opinione.
Leggete, leggete e riflettete.

Keep!
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Mauro
Inviato il: Giovedì, 30-Apr-2020, 23:50
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Guardian of the Flame
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Prog a parte, è tutto il settore a essere sull’orlo d’una crisi di nervi. Un esempio: oggi pomeriggio i Kraftwerk si degnano (buoni ultimi) di annunciare infine in via ufficiale il posticipo al 2021 del tour primaverile e con esso delle quattro date italiane (mese prossimo) ancora presenti nel nostro Calendario. Il comunicato appare sia sul loro Sito sia sulla loro pagina FB, sulla quale piovono in meno di un’ora qualcosa come 160 commenti sconsolati.

Ok, a quel punto cancello le date da Arlequins. Però, per scrupolo ricontrollo poco dopo e… miracolo! blink.gif Sia il post di annullamento su FB (con tutti i commenti) sia l’annuncio ufficiale sulla pagina “Concerts” del sito sono stati rimossi. Che succede??? blink.gif Vado sulla pagina FB del Teatro Arcimboldi di Milano. Leggo: sciopero a livello di comunicazione in Rete! Non verrà più diramato alcun aggiornamento, non solo sui Kraftwerk ma su tutto il programma. Si vuole così sollecitare il sostegno delle istituzioni a favore del settore spettacolo etc etc. Non vi dico alcuni commenti, tipo “che fate? Il silenzio in Rete serve a tacere sul rimborso dei biglietti???”

Ora, è pacifico che le quattro date italiane dei Kraftwerk non potranno tenersi in maggio, è la logica a dirlo: ormai le ho cancellate dal Calendario e cancellate restano. gia.gif Non è questo il punto.

Mi preoccupa semmai vedere una Band e un Teatro di tale caratura in panico totale: non parliamo di un piccolo gruppo amatoriale e del suo live gratuito in birreria. Un tale casino a livelli altissimi la dice lunga sul BRUTTO quarto d’ora che la Musica Dal Vivo sta vivendo. Nessuno sa che pesci prendere e si naviga a vista. Non per fare la Cassandra, ma se l’aria che tira è questa… è lecito interrogarsi non su quando i concerti ritorneranno, ma SE ritorneranno. cry.gif E’ brutto dirlo, ma potrebbe passare il concetto per il quale Stato e banche (dovendo sostenere quel settore, quell’altro e quell’altro ancora) si ritrovino col fiato corto e possano decidere che si può vivere anche senza musica dal vivo, anche perché essa è inconciliabile col Dogma Del Distanziamento Sociale. Date ‘ste premesse, secondo voi, dovendo scegliere fra lasciar morire il Turismo o la Musica, che fanno? Eh?

Esagero? Lo spero: però controllo quasi giornalmente l’andamento dei live (non solo prog) e il trend è –come scriveva Goldie- quello di far slittare pian pianino, zitti zitti, tutto quanto all’anno prossimo. S’inizia col rinviare a (per esempio) luglio, che poi diventa novembre, e poi… e poi… whistle.gif Oh, certo, se ne uscirà: si è usciti da ben di peggio, vedi Spagnola 1919. Ma QUANDO se ne esce? Quanti live pub, teatri, artisti, agenzie di booking e indotto sopravvivranno fino a quel vago “quando”?

surrender.gif surrender.gif surrender.gif

Ultima considerazione: visto che “Andrà Tutto Bene”, vi ricordo sommessamente che stiamo per dire bye-bye a qualcosa come dieci punti di PIL e che i nuovi disoccupati saranno qualche milione in tempi medio/brevi. Tanti non li avranno più in tasca, i soldi per sfizi tipo i concerti.

KTFB
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progmaster
Inviato il: Venerdì, 01-Mag-2020, 08:17
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Purple Piper
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QUOTE (Mauro @ Giovedì, 30-Apr-2020, 23:50)
... Tanti non li avranno più in tasca, i soldi per sfizi tipo i concerti.

KTFB

oltre ai concerti sopratutto per acquistare i dischi, conseguenze disastrose per gli artisti


--------------------
Non c’è mai fine; ci sono sempre nuovi suoni da immaginare,nuovi sentimenti da esprimere.
John “Trane” Coltrane

...non cambierei le mie esperienze di allora, nè sarei quello che sono, se non fosse per quel periodo...
Peter Hammill
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Kid Cox
Inviato il: Venerdì, 01-Mag-2020, 09:10
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Io sono fiducioso: se "facciamo i bravi" a quanto parr i Coronavirus vanno i ninna con le calde temperature ;non c'è Stato che possa sostenere economicamente il suo popolo se questo non si autofonanzia ma è indispensabile che i siano posti liberi negli ospedali (terapia intensiva). Quando otterremo questo (sembra che in molte Regioni i siamo vicini) riprenderemo lentamente le nostre abitudini anche se con l'allarme inserito.
Non credo a complotti tutt'altro, ritengo che vorranno buoni introiti economici per poter risanare le Casse degli Stati.
Questo dipende da noi e dal fato, ma noi dobbiamo contribuire rispettando le attualo regole ed avere pazienza.
Ho ancora la speranza di sedere al Tavolo di Mauro i promi di settembre! 🤞
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giuse
Inviato il: Venerdì, 01-Mag-2020, 10:24
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Prog-Nauta
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Io mi metto in mezzo tra Kid e Mauro.
Non sono così catastrofista. Il quando è molto incerto, ma il se non mi sembra in dubbio.
Hanno ricostruito la Scala bombardata...
In questo momento tutti sperano in un miglioramento veloce, e così rinviano di trimestre in trimestre, anche per evitare i rimborsi.
Nessun promoter potrebbe rimborsare tutti i biglietti in una sola volta, come del resto sta capitando alle compagnie aeree.
Non basterà un anno per riaprire "come prima" secondo me.
E quindi il ciclone economico arriverà anche nel settore dei concerti.
Magari dovrà nascere tickettwo al posto di ticketone, ma si ripartirà.
Certo bisognerà vedere se dei vecchietti come me tra due o tre anni ce la faranno ancora...
Io per quest 'anno ho deposto le velleità.
Sto solo aspettando che i Big Big Train annuncino il rinvio o l' annullamento.
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Ayrton 2112
Inviato il: Venerdì, 01-Mag-2020, 14:14
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Mi allaccio al post di Mauro sullo streaming per riproporre una riflessione che ho fatto sul mio profilo Facebook, e ha dato via a una lunga e interessante discussione.

Siamo tutti d'accordo, immagino, sul fatto che un concerto visto dallo schermo di un pc, senza essere sotto il palco a cantare e saltare tutti insieme, non sia minimamente paragonabile come intensità ed emozioni. Quindi io non credo che, al netto delle misure anti-contagio, la musica dal vivo non abbia un futuro, per il semplice fatto che, in un'economia di mercato, ovunque ci sia una domanda nasce un'offerta per soddisfarla: dopo tutto, nè la televisione, nè le vhs/dvd/blu ray, nè lo streaming, hanno tolto alla gente la voglia di andare al cinema (e gli incassi dei film sono lì a dimostrarlo).
Però penso che la possibilità dello streaming potrebbe portare a soluzioni interessanti ed esclusive: un'etichetta medio-grande potrebbe offrire la possibilità di comprare abbonamenti per vedere magari tutte le band che ha sotto contratto in un mese; oppure la band potrebbe suonare scalette speciali con i pezzi votati dai fan su internet. Il prezzo dovrebbe essere ovviamente vantaggioso, proprio perchè quando compri il biglietto di un concerto "compri" tutta una serie di sensazioni che non si possono replicare con una diretta streaming.
Penso anche: se un festival grosso (mi vengono in mente Wacken o Hellfest per gli appassionati di metal, o lo Sziget o il Rock Am Ring per quelli più generalisti), dove suonano anche 4 o 5 gruppi diversi in contemporanea su più palchi, offrisse la possibilità di vedere TUTTE le esibizioni in streaming, dal vivo oppure on-demand, a un prezzo ridotto (tipo 15 euro a giornata o 30 euro tutto il festival), ci farebbe così schifo? Non solo risolverebbe il problema di tutte le persone che non possono permettersi 150 euro di biglietto + almeno 200 euro di viaggio, vitto e alloggio; ma aiuterebbe anche gli spettatori che vorrebbero vedere più concerti nello stesso orario; ne guardi uno, e gli altri li vedi poi comodamente una volta tornato a casa (oppure anche al festival stesso, da smartphone). Si potrebbe includere questa possibilità nel prezzo del biglietto fisico, un po' come quando compri un cd o un vinile su internet, e ti danno in allegato anche il link per scaricare le canzoni in alta definizione.
Si potrebbe addirittura implementare nel live la tecnologia del mosaico interattivo (che per esempio Sky usa da anni con la Formula 1): più telecamere inquadrano punti diversi, e tu puoi scegliere da casa se guardare il concerto dalla prospettiva del palco, o magari solo del batterista.

Certo, bisognerebbe ragionare in termini di costi e ricavi, come in ogni cosa. Ma secondo me sono due possibilità che possono coesistere, perchè alla fine soddisfano necessità diverse dell'appassionato (per non usare l'orrido termine "cliente").
Che ne pensate?


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Kid Cox
Inviato il: Venerdì, 01-Mag-2020, 16:26
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QUOTE (Ayrton 2112 @ Venerdì, 01-Mag-2020, 13:14)
Mi allaccio al post di Mauro sullo streaming per riproporre una riflessione che ho fatto sul mio profilo Facebook, e ha dato via a una lunga e interessante discussione.

Siamo tutti d'accordo, immagino, sul fatto che un concerto visto dallo schermo di un pc, senza essere sotto il palco a cantare e saltare tutti insieme, non sia minimamente paragonabile come intensità ed emozioni. Quindi io non credo che, al netto delle misure anti-contagio, la musica dal vivo non abbia un futuro, per il semplice fatto che, in un'economia di mercato, ovunque ci sia una domanda nasce un'offerta per soddisfarla: dopo tutto, nè la televisione, nè le vhs/dvd/blu ray, nè lo streaming, hanno tolto alla gente la voglia di andare al cinema (e gli incassi dei film sono lì a dimostrarlo).
Però penso che la possibilità dello streaming potrebbe portare a soluzioni interessanti ed esclusive: un'etichetta medio-grande potrebbe offrire la possibilità di comprare abbonamenti per vedere magari tutte le band che ha sotto contratto in un mese; oppure la band potrebbe suonare scalette speciali con i pezzi votati dai fan su internet. Il prezzo dovrebbe essere ovviamente vantaggioso, proprio perchè quando compri il biglietto di un concerto "compri" tutta una serie di sensazioni che non si possono replicare con una diretta streaming.
Penso anche: se un festival grosso (mi vengono in mente Wacken o Hellfest per gli appassionati di metal, o lo Sziget o il Rock Am Ring per quelli più generalisti), dove suonano anche 4 o 5 gruppi diversi in contemporanea su più palchi, offrisse la possibilità di vedere TUTTE le esibizioni in streaming, dal vivo oppure on-demand, a un prezzo ridotto (tipo 15 euro a giornata o 30 euro tutto il festival), ci farebbe così schifo? Non solo risolverebbe il problema di tutte le persone che non possono permettersi 150 euro di biglietto + almeno 200 euro di viaggio, vitto e alloggio; ma aiuterebbe anche gli spettatori che vorrebbero vedere più concerti nello stesso orario; ne guardi uno, e gli altri li vedi poi comodamente una volta tornato a casa (oppure anche al festival stesso, da smartphone). Si potrebbe includere questa possibilità nel prezzo del biglietto fisico, un po' come quando compri un cd o un vinile su internet, e ti danno in allegato anche il link per scaricare le canzoni in alta definizione.
Si potrebbe addirittura implementare nel live la tecnologia del mosaico interattivo (che per esempio Sky usa da anni con la Formula 1): più telecamere inquadrano punti diversi, e tu puoi scegliere da casa se guardare il concerto dalla prospettiva del palco, o magari solo del batterista.

Certo, bisognerebbe ragionare in termini di costi e ricavi, come in ogni cosa. Ma secondo me sono due possibilità che possono coesistere, perchè alla fine soddisfano necessità diverse dell'appassionato (per non usare l'orrido termine "cliente").
Che ne pensate?

Quanto tu dici sicuramente al momento potrebbe aiutare gli artisti che oggi sono veramente di fronte al buio più nero.
Credo che poterli far esibire su palchi virtuali sarebbe già qualcosa (almeno però che possano farlo da un teatro quantomeno da una terrazza...).
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Mauro
Inviato il: Sabato, 02-Mag-2020, 01:11
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QUOTE (Ayrton 2112)
Siamo tutti d'accordo, immagino, sul fatto che un concerto visto dallo schermo di un pc, senza essere sotto il palco a cantare e saltare tutti insieme, non sia minimamente paragonabile come intensità ed emozioni.

Esatto… e per me il discorso sul “live in streaming, la nuova frontiera” potrebbe pure chiudersi qui.
Voglio aiutare gli artisti? Non compro una diretta live sul mio schermo ma i loro dischi.
Oh, abbiate pazienza: sono vecchio quindi gravano su di me ‘ste fissazioni stantie e un po’ patetiche.

QUOTE (Ayrton 2112)
Ma secondo me sono due possibilità che possono coesistere, perchè alla fine soddisfano necessità diverse dell'appassionato

Coesistenza fra le due modalità di fruizione dei live? Su di essa nulla in contrario, Ayr.
Il guaio è che vedo delinearsi una pericolosa sinergia fra tutte le condizioni "ideali" per riporre nel cassetto la modalità old-style.
Occhio: la cosa potrebbe trovare consenso, stante la psicosi di massa e dato lo spirito di questi nostri tempi, così deliziosamente "eco-smart-green-light-estic*zzi".
Già mi par di sentire il coretto dei gretini!

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Ma chissà, forse hanno ragione loro.
Perché dannarsi l’anima per vivere la vita?
Accontentandosi del suo simulacro, l’impatto ambientale è minore. asd.gif

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