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Arlequins Forum > Novità discografiche > Gösta Berlings Saga


Inviato da: Kid Cox il Sabato, 06-Ott-2018, 15:27
Uscirà il 12 pp.vv.

Intanto fanno uscire il 2° estratto.
Sentite che roba! appl.gif appl.gif appl.gif

https://youtu.be/aUuGW9GWsnU

Inviato da: river il Sabato, 06-Ott-2018, 15:55
Mi aspetto tantissimo da questo album.

Inviato da: Nimloth il Lunedì, 19-Nov-2018, 11:11
Disco diverso dai precedenti e inferiore ai precedenti. Meno sfaccettato, meno emotivo. Deludente.

Inviato da: river il Lunedì, 19-Nov-2018, 17:48
QUOTE (Nimloth @ Lunedì, 19-Nov-2018, 10:11)
Disco diverso dai precedenti e inferiore ai precedenti. Meno sfaccettato, meno emotivo. Deludente.

Sicuramente è diverso, ma il contratto con InsideOut doveva farlo sospettare. A me piace anche così, però capisco la critica.

Inviato da: Kid Cox il Lunedì, 19-Nov-2018, 23:48
Io sono più vicino al pensiero di Nimloth : mi aspettavo di più. Molto di più.

Inviato da: VeteraEtNova il Mercoledì, 21-Nov-2018, 15:46
A me non dispiace per niente e trovo che abbia preso tantissimo dagli ultimi 3 pezzi di Sersophane.

Il fatto è che in questo disco vengono accentuati ulteriormente i loop elettronici dando se volete una versione di Sersophane ancora più minimale.

Dekonsttuction, channeling e Naturum ( pensate alla brevissima brus fran stan) potevano benissimo stare in questo disco.

Insomma, si estremizzano forse le ripetizioni rendendo magari troppo lineare il risultato finale, ma le atmosfere sono sempre quelle e la musica lascia in ogni caso sempre molto spazio all'immaginazione.

Tutto questo forse per arrivare a creare brani tipo square 5 che è forse l'apoteosi del gioco ad incastro tra loop e ripetizioni. Un pezzo stranissimo, molto particolare che ha un suo fascino.

Più che diverso, forse una pura e semplice evoluzione del precedente., e questo, al di là del fatto che possa piacere o meno.

Inviato da: Nimloth il Venerdì, 23-Nov-2018, 11:50
QUOTE (VeteraEtNova @ Mercoledì, 21-Nov-2018, 15:46)
A me non dispiace per niente e trovo che abbia preso tantissimo dagli ultimi 3 pezzi di Sersophane.

Il fatto è che in questo disco vengono accentuati ulteriormente i loop elettronici dando se volete una versione di Sersophane ancora più minimale.

Dekonsttuction, channeling e Naturum ( pensate alla brevissima brus fran stan) potevano benissimo stare in questo disco.

Insomma, si estremizzano forse le ripetizioni rendendo magari troppo lineare il risultato finale, ma le atmosfere sono sempre quelle e la musica lascia in ogni caso sempre molto spazio all'immaginazione.

Tutto questo forse per arrivare a creare brani tipo square 5 che è forse l'apoteosi del gioco ad incastro tra loop e ripetizioni. Un pezzo stranissimo, molto particolare che ha un suo fascino.

Più che diverso, forse una pura e semplice evoluzione del precedente., e questo, al di là del fatto che possa piacere o meno.

In assoluto non è un brutto disco, non mi fraintendete, non va nella direzione che avrei auspicato e cioè indietro. Sicuramente è un prodotto di ottima qualità ma mi sembra una semplificazione del loro stile. Gösta Berlings Saga for dummies insomma. Hanno limato troppo per i miei gusti ma sicuramente questo album troverà il suo pubblico. Lo ho comprato ma non lo ricomprerei.

Inviato da: river il Venerdì, 23-Nov-2018, 11:56
QUOTE (Nimloth @ Venerdì, 23-Nov-2018, 10:50)
Gösta Berlings Saga for dummies insomma.

Addirittura surrender.gif

Inviato da: Nimloth il Venerdì, 23-Nov-2018, 13:12
QUOTE (river @ Venerdì, 23-Nov-2018, 11:56)
QUOTE (Nimloth @ Venerdì, 23-Nov-2018, 10:50)
Gösta Berlings Saga for  dummies insomma.

Addirittura surrender.gif

Mah basta ascoltare "Glue Works", il confronto è schiacciante.
Sicuramente il nuovo prodotto è destinato ad una platea più ampia e più piatta nell'esperienza di ascolto. Bello quanto ti pare ma se il pubblico non riesce ad arrivare al gruppo, il gruppo arriverà al pubblico. Se non riesci a masticare ti becchi il semolino insomma.

https://www.youtube.com/watch?v=IYOsVvj7hP8

Inviato da: Kid Cox il Venerdì, 23-Nov-2018, 14:09
Saggezza femminile...
Trad. Se vuoi ascoltare i precedenti è non ci riesci... Vai dal dentista! 🤣🤣🤣

Inviato da: AntonioC. il Giovedì, 29-Nov-2018, 10:50
Trovo improbabile l'ipotesi di avere pianificato una maggiore accessibilità per un pubblico più vasto. Parliamo comunque di uno stile un po' a cavallo tra generi, per giunta anche strumentale, indipendentemente dalla complessità difficilmente fruibile, a maggior ragione per l'ascoltatore medio InsideOut, abituato a tutt'altro.
D'altronde già il precedente, se non erro autoprodotto, andava verso una direzione diversa rispetto a Glue Works.
Comunque bel disco, InsideOut o meno.

Inviato da: river il Giovedì, 29-Nov-2018, 11:01
QUOTE (AntonioC. @ Giovedì, 29-Nov-2018, 09:50)
Trovo improbabile l'ipotesi di avere pianificato una maggiore accessibilità per un pubblico più vasto. Parliamo comunque di uno stile un po' a cavallo tra generi, per giunta anche strumentale, indipendentemente dalla complessità difficilmente fruibile, a maggior ragione per l'ascoltatore medio InsideOut, abituato a tutt'altro.
D'altronde già il precedente, se non erro autoprodotto, andava verso una direzione diversa rispetto a Glue Works.
Comunque bel disco, InsideOut o meno.

Sono d'accordo con te. Ho tirato in ballo InsideOut solo per dare una spiegazione "facile" al rinnovamento della proposta musicale dei GBS. Del resto, con InsideOut si arriva a un pubblico più ampio nel campo del prog, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. E, intendiamoci, in generale e nel caso specifico di Et Ex per me questo è un fattore positivo.

Inviato da: Nimloth il Giovedì, 29-Nov-2018, 16:56
E invece secondo me sottovalutate l'intelligenza delle persone. Il gruppo stesso ha dichiarato di essere consapevole delle potenzialità della nuova etichetta spiegando che la stessa gli avrebbe permesso di raggiungere un pubblico più ampio e secondo me hanno tenuto in considerazione questo fattore. Non dico che abbiano realizzato un disco tagliato su misura sulla Inside Out ma sicuramente il risultato finale non è stato casuale. Sarà un caso appunto che il disco pubblicato per la Cuneiform fosse a conti fatti il più complesso?

Inviato da: VeteraEtNova il Giovedì, 29-Nov-2018, 18:42
LTW: How did you get to link up with Inside Out? That would seem to me to be quite a good label to link up with?

GBS: We have been trying different ways to publish our music since we first started recording but we never settled on any form of method or contract that felt like it completely synergised with our vision of freedom in creation. With this album and going into the future we decidedly wanted to have as little as possible to do with the surrounding details, publishing, numbers and everything that goes in to actually publishing an album successfully. Hopefully letting us focus wholeheartedly on creating new music. Inside Out has been on our radar for quite some time and we were honestly really curious about learning more about their seemingly high level of professionalism. And the simple fact that they believed in us was a testament to their willingness to experiment!


fonte:

https://louderthanwar.com/gosta-berlings-saga-interview-louder-than-war/


Inviato da: Nimloth il Giovedì, 29-Nov-2018, 19:03
QUOTE (VeteraEtNova @ Giovedì, 29-Nov-2018, 18:42)
LTW: How did you get to link up with Inside Out? That would seem to me to be quite a good label to link up with?

GBS: We have been trying different ways to publish our music since we first started recording but we never settled on any form of method or contract that felt like it completely synergised with our vision of freedom in creation. With this album and going into the future we decidedly wanted to have as little as possible to do with the surrounding details, publishing, numbers and everything that goes in to actually publishing an album successfully. Hopefully letting us focus wholeheartedly on creating new music. Inside Out has been on our radar for quite some time and we were honestly really curious about learning more about their seemingly high level of professionalism. And the simple fact that they believed in us was a testament to their willingness to experiment!


fonte:

https://louderthanwar.com/gosta-berlings-saga-interview-louder-than-war/

"We are pleased and proud to announce that we have signed to InsideOutMusic. We're really excited to be part of this long-running label, for several reasons. Not only will we be able to spread our music even further and reach new listeners but we also see this as a great opportunity and a perfect starting point, allowing us to focus even more on what we love - creating, recording and performing progressive music."

Una cosa cercata, voluta, una opportunità di ampliare la propria base di ascolto. Oltretutto si legge una certa volontà di delegare all'etichetta diverse faccende di ordine pratico.
Ma con questo non voglio dire che abbiano creato un disco così per la Inside Out, molto più semplicemente le esigenze ed i modi di pensare si incontrano. Raggiungere più persone, musica in grado di farlo ed etichetta che lavora nella tua direzione. E comunque delle persone intelligenti non ti diranno mai che hanno fatto un disco più diretto per vendere di più... ci vedono "una opportunità" parole loro, "saremo in grado di raggiungere nuovi ascoltatori" ampliamento della base di ascolto. "Glue Works" la Inside Out non lo avrebbe pubblicato.
Il disco è funzionale a questo, tutto il resto è retorica.

Inviato da: VeteraEtNova il Giovedì, 29-Nov-2018, 19:46
QUOTE (Nimloth @ Giovedì, 29-Nov-2018, 19:03)
Ma con questo non voglio dire che abbiano creato un disco così per la Inside Out, molto più semplicemente le esigenze ed i modi di pensare si incontrano. Raggiungere più persone, musica in grado di farlo ed etichetta che lavora nella tua direzione. E comunque delle persone intelligenti non ti diranno mai che hanno fatto un disco più diretto per vendere di più... ci vedono "una opportunità" parole loro, "saremo in grado di raggiungere nuovi ascoltatori" ampliamento della base di ascolto. "Glue Works" la Inside Out non lo avrebbe pubblicato.

Per me non fa una piega.

Al di là di tutto, ribadisco; a me l'album piace e cresce ascolto dopo ascolto.

Lo ricomprerei ! asd.gif

Ciao a tutti biggrin.gif

Inviato da: AntonioC. il Giovedì, 29-Nov-2018, 19:53
Il tuo punto di vista è per larga parte condivisibile, ma io guardo un altro aspetto, cioè la volontà di fare un disco in un determinato modo.
Non avrebbero potuto fare un altro Glue Works perchè sono passati 7 anni da allora (e per l'ispirazione di un musicista non sono pochi) e perchè, tranne il tastierista David Lundberg, è in pratica un'altra band.
Sicuramente il processo compositivo è saldamente nelle sue mani, ma una buona band di supporto ti da il suono, le idee e permette di fare cose che altri non ti consentono.
E' un po', per fare un esempio che sarà gradito a molti, chi si aspetta un altro Images and Words dai Dream Theater, dopo un mucchio di anni e senza quei musicisti che ne hanno decreatato il successo asd.gif
Quindi, sicuramente avranno approfittato dell'opportunità concessa dalla InsideOut, continuando il processo di trasformazione cominciato con Sersophane (e non è un caso), ma è altrettanto probabile che Glue Works sia la fotografia irripetibile di un particolare momento della carriera di Lundberg.
Chiaramente la controprova al momento non c'è.

Inviato da: Nimloth il Giovedì, 29-Nov-2018, 22:02
In sostanza concordo ma sbagliate se date al mio discorso una connotazione negativa che non c'è. Scinderei le mie preferenze personali da tutto ciò. Avrei preferito altre strade ma, ripeto, questo è un altro discorso. Spero che nella recensione si sia capito il concetto.
No, io non lo ricomprerei ma ormai lo ho fatto, anche queste sono esperienze.

Inviato da: AntonioC. il Giovedì, 29-Nov-2018, 22:22
QUOTE (Nimloth @ Giovedì, 29-Nov-2018, 21:02)
In sostanza concordo ma sbagliate se date al mio discorso una connotazione negativa che non c'è. Scinderei le mie preferenze personali da tutto ciò. Avrei preferito altre strade ma, ripeto, questo è un altro discorso. Spero che nella recensione si sia capito il concetto.
No, io non lo ricomprerei ma ormai lo ho fatto, anche queste sono esperienze.

Ma il tuo discorso lo comprendo e anche io preferisco Glue Works, anche se i due lavori successivi si mantengono su un livello buono.
Solo che a me più che calcolo opportunistico (che pure c'è), mi sembra una naturale evoluzione (o involuzione a seconda dei punti di vista) del sound.
La controprova? Dovrebbero fare un altro disco per Cuneiform e vedere cosa ne esce fuori. asd.gif

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