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> Verona Prog Fest 2018: Arena And More
 
Alverman
Inviato il: Domenica, 22-Apr-2018, 17:25
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Hogweed
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Gran bel concerto degli Agusa ieri sera al Club Giardino.
Sicuramente uno dei migliori visti quest'anno, finora.
Ci sarà poi qualcun'altro che descriverà meglio il concerto (Ayrton la già fatto), io voglio solo fare questa considerazione.
Con una strumentazione semplice: una chitarra elettrica, un basso a 4 corde, un flauto, un Hammond ed una batteria hanno fatto quello che molti gruppi "pseudo" prog italiani (non faccio nomi perchè sono tanti, ma chi mi conosce sa a chi mi rivolgo) non riescono a fare anche se riempiono il palco con 4-5 tastiere, bassi a 7 corde, pc apple e 2 chitarre soliste.
Gli Agusa non li reputo una band prog, loro vengono dalla psichedelia da band come i Kama Loka o gli Oresund Space Collective e riescono ad essere molto energici ma nello stesso tempo riescono a creare quelle atmosfere eteree tipiche dei luoghi scandinavi.
Quello che cerco di dire, riescono a creare con la musica un qualcosa di visivo. Cosa assolutamente assente in questi nuovi gruppi "pseudo" prog.
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Gius
Inviato il: Domenica, 22-Apr-2018, 21:51
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Purple Piper
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Contamino la discussione sugli Agusa portando la mia testimonianza da Roma, ma senza scrivere sui The Trip per evitare scontati conflitti di interessi. biggrin.gif

Dopo le giuste presentazioni pre-sound check, durante le quali TUTTI i Trip si sono innamorati di Jenny (la flautista) e un elevato spirito collaborativo riguardo l'uso degli strumenti, con il sottoscritto in preda al panico in quanto il mio inglese fa schifo, dopo il nostro sound check abbiamo aspettato diligentemente che gli Agusa effettuassero il loro dato che la fine dello stesso era il segnale per andare a mangiare tutti insieme.
Bella tavolata con patate arrosto, pasta al ragù e in bianco (il nostro chitarrista, Marco, non può mangiare sughi e affini), hamburger e verdure varie per il vegano degli Agusa (che non ho capito chi è), con birra, vino ed acqua ad annaffiare il tutto.
Voi vi chiederete "Ma chissà quali disquisizioni sul prog tra i vari componenti", ma a parte qualche breve scambio di opinioni tra bassisti sull'argomento Jethro Tull, tra i più giovani dei Trip (Marco e Filippo) si è scatenata la gara al corteggiamento della bella Jenny, subito gelato dal vocione del batterista, che ha tenuto a bada gli ormoni vaganti mentre la bella Jenny dava il colpo finale (che non rivelerò ahsi.gif ).
Tornato dall'albergo ho fatto giusto in tempo a posizionarmi sulla sinistra del palco (per chi guarda dalla parte del pubblico) e mi sono gustato i cari svedesi.
Atmosfere bucoliche, alternate a momenti folk-danzerecci, con subitanei cambi d'atmosfera accentuati dal vero motore del gruppo, il batterista, e sottolineati dal lato Rock del chitarrista. Il collega bassista ha scelto di supportare il lavoro del resto della band con linee di basso solide e ripetitive (in senso buono), pur ritagliandosi dei momenti quasi solistici. Flauto e tastiere colorano il tutto con perizia, eleganza e delicatezza, anche se in alcuni passaggi il sound più rock dell'Hammond fa la sua parte e domina alcune sezioni dei brani.
Bella serata, decisamente.

Messaggio modificato da Gius il Domenica, 22-Apr-2018, 22:45


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"Un Rickenbacker è per sempre"
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ajejebrazov
Inviato il: Lunedì, 07-Mag-2018, 01:41
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Lucky Man
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Concertone quello degli Arena al Club Il Giardino!Come da programma riproposto The Visitor in occasione del ventennale più altri pezzi del repertorio (in particolare The Tinder Box che ho apprezzato particolarmente).
Proposte anche due canzoni del nuovo Double Vision che paiono molto interessanti (preso il cd al merch-desk e domani, di ritorno a Roma, vado a sentire).
La più bella della serata, comunque, rimane Enemy Within.Strepitosa.
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Van Pelt
Inviato il: Lunedì, 14-Mag-2018, 21:29
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Chocolate King
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Tornato dal concerto degli Accordo dei Contrari. Che dire... concerto STUPENDO!! Sinceramente non so bene cosa dire o scrivere, mi crederesti se vi dicessi che mi è piaciuto di più rispetto a location ed artisti più blasonati?

2 ore di musica, di energia e di emozioni allo stato puro, in una location che sinceramente non ti aspetti e che ti lascia sorpreso per la qualità dei suoni.
Spero di poter assistere ad altre loro esibizioni. Un plauso va assolutamente ai gestori del Club il Giardino!



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VaN PeLt
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