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Inviato il: Venerdì, 16-Feb-2018, 14:30
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1178 Utente Nr.: 820 Iscritto il: 22-Gen-2016 |
Lo stavo riascoltando ieri sera.
Ricordo che ai tempi dei miei primi passi nel mondo del prog italiano (2007-2008), è stato uno dei primi dischi che ho acquistato, e a lungo l'ho considerato uno dei capolavori del genere. Poi crescendo ho scoperto altri dischi e l'ho un po' ridimensionato, è sicuramente un lavoro ben fatto ma non privo di difetti. Le parti vocali, in particolare, non mi hanno mai convinto più di tanto, mentre la chitarra solista e i suoi dialoghi col flauto, pur senza inventare nulla, risultano molto piacevoli e dinamici. Adoro in particolare la copertina (ho l'edizione in cd della BTF con il papersleeve ruvido), anche se con i suoi colori chiari tende a sporcarsi con una facilità estrema... Peccato che la band sia scomparsa nel nulla, almeno per quanto ne sappia io. Cosa ne pensate? -------------------- "Di tutte le aberrazioni sessuali, forse la più aberrante è la castità." (R. De Gourmont)
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Inviato il: Sabato, 17-Feb-2018, 08:46
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Chameleon Gruppo: Contributors Messaggi: 6049 Utente Nr.: 28 Iscritto il: 30-Mag-2007 |
Secondo me un album meraviglioso, ai limiti del capolavoro. Non ci trovo grandi difetti, la voce mi piace molto e ritengo che quelle dinamiche che lo portano a passare da delicati passaggi acustici a momenti più robusti e vicini all'hard rock siano sintomo di buonissima personalità. Era il 1973; è vero che in Italia erano già usciti dischi straordinari come Ys, gli esordi di PFM, Banco e Orme, Concerto grosso e altre cose, ma "Io non so da dove vengo..." imho merita di stare quanto meno in una top 20 del prog italiano di tutti i tempi.
Peppe |