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Arlequins Forum > Novità discografiche > Glass Hammer |
Inviato da: giuse il Giovedì, 11-Ott-2018, 15:09 |
E' uscito il nuovo GH. Qualcuno l'ha già ascoltato? |
Inviato da: riddick il Venerdì, 12-Ott-2018, 19:11 |
ne ho comprati molti ( pagati veramente poco ) nella speranza di farmeli piacere ,niente . per me sempre troppo derivativi ,anche la scelta di metterli headliner a veruno ,forse con i discipline alla fine "before the storm " ci scappava,ma questa è un'altra storia . |
Inviato da: AntonioC. il Sabato, 13-Ott-2018, 10:29 | ||
Band troppo prolifica. |
Inviato da: AntonioC. il Sabato, 13-Ott-2018, 11:29 | ||||
Dal 2010 ad oggi (ma forse anche prima), hanno quasi la media di un disco l'anno, spesso con durate al di sopra dei 60 minuti. Dato il genere che suonano, la mai nascosta derivazione, questa mole enorme di musica, alla fine ascoltiamo quasi sempre lo stesso disco, che non è necessariamente un male, ma che rappresenta la dimensione dei Glass Hammer. Naturalmente non sono gli unici e non saranno gli ultimi. |
Inviato da: Kid Cox il Sabato, 13-Ott-2018, 15:19 |
Effettivamente... Però un album l'ho apprezzato molto, non ne ricordo il nome ma è il predecessore del doppio con copertina di Roger Dean. |
Inviato da: vale il Mercoledì, 07-Nov-2018, 13:07 |
comprato e ascoltato. deludente |
Inviato da: Vienna il Mercoledì, 07-Nov-2018, 14:44 |
è da anni che mi hanno stancato.... |
Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 07-Nov-2018, 15:02 | ||
Ascoltato e non comprato Ribadisco quanto detto sopra: troppi dischi, a distanza di breve tempo l'uno dall'alto. Una band che sta da tanti anni in giro come i Glass Hammer avrebbe bisogno di pause più lunghe per raccogliere le idee. |
Inviato da: Mauro il Mercoledì, 07-Nov-2018, 15:07 | ||
Chiamasi Sindrome Flower Kings (nel cui specifico caso potremmo aggiungere "troppi dei quali doppi"). Alla fine, anche al più affezionato dei fan scappa un "eccheppppalle...". Con tutto, sono stato felice di vederli a Veruno e ho pure acquistato il relativo disco live. KTFB |
Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 07-Nov-2018, 15:33 | ||||
Nel caso dei Flower Kings era proprio una "filosofia compositiva", che ritroviamo ad esempio anche in Neal Morse. A me va bene pure, però questo ultimo Glass Hammer mi è sembrato un passaggio a vuoto, laddove i due precedenti non erano male. |
Inviato da: river il Mercoledì, 07-Nov-2018, 16:14 |
Rispetto al precedente, 3 passi indietro. |
Inviato da: giuse il Mercoledì, 07-Nov-2018, 16:50 |
È tutto relativo... Da Yes Album a Close to the Edge e' passato un anno e mezzo con Fragile tra i due... E non mi pare che la qualità ne abbia risentito. Se c'è l'ispirazione si può fare anche in fretta |
Inviato da: AntonioC. il Mercoledì, 07-Nov-2018, 16:55 |
Vabbè, ma parliamo di bands giovani e geniali, con dischi che duravano 40 minuti e per giunta nella fase ascendente della loro carriera, dove ogni nota composta era di alto livello. Dopo 30 anni di attività è molto difficile mantenere un certo livello qualitativo con un'uscita l'anno. |