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> 2 Days Prog + 1 – edizione 2017, Veruno (NO) – 1 / 2 / 3 settembre
 
jdessi
Inviato il: Giovedì, 07-Set-2017, 13:15
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Purple Piper
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Posso dire la mia sui cellulari?
Premetto che non li uso tantissimo per foto o filmati. Però non è che mi diano tanto fastidio....
A volte capita anche che lo spettatore davanti a me usi il tablet e, dato che è SEMPRE molto più alto di me, mi renda il servigio di scroccare la visione del palco debitamente zoomato! Che altrimenti non avrei mai visto...
Chi mi conosce sa che sono alto 1 metro e un .... Quindi non vi stupirete se affermo con forza che più che i cellulari, mi disturbano la visione i pennelloni che si piazzano davanti.


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"Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Vienna
Inviato il: Giovedì, 07-Set-2017, 13:35
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Io mi prendo sempre il DVD dell'anno precedente che come qualità é meglio di un video
al cellulare gangialf.gif
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Cybergoth
Inviato il: Giovedì, 07-Set-2017, 15:55
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Come Vienna, pure io prendo sempre il doppio DVD dell'anno precedente, così aiuto pure Ver1 Musica.

Anch'io sono piccoletto, però i pennelloni non hanno colpa se sono alti, mentre chi usa il cellulare o il tablet per filmare lo fa per sua scelta, sapendo di disturbare la visione di chi è dietro (ma a volte anche di chi è davanti, come è capitato a me al concerto di Roger Hodgson). Ognuno ha i suoi gusti, ma io il concerto preferisco vedermelo direttamente e non attraverso uno schermo. Io mi ricordo i tempi in cui nessuno aveva il cellulare (almeno non quello con videocamera) ed i concerti erano un vero piacere. Ora, a volte, mi sembrano una tortura (non certo a Veruno, ma in altri posti sì). So che qualche artista, quando vede qualcuno che filma col cellulare, smette di esibirsi finché non lo spegne. Dovrebbero farlo tutti. Posso capire giusto una foto o pochi secondi di filmato come ricordo, ma c'è gente che va avanti per tutto il concerto... Mi pare un po' troppo...
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jdessi
Inviato il: Giovedì, 07-Set-2017, 18:36
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Purple Piper
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QUOTE (Cybergoth @ Giovedì, 07-Set-2017, 14:55)
Come Vienna, pure io prendo sempre il doppio DVD dell'anno precedente, così aiuto pure Ver1 Musica.

Anch'io sono piccoletto, però i pennelloni non hanno colpa se sono alti, mentre chi usa il cellulare o il tablet per filmare lo fa per sua scelta, sapendo di disturbare la visione di chi è dietro (ma a volte anche di chi è davanti, come è capitato a me al concerto di Roger Hodgson). Ognuno ha i suoi gusti, ma io il concerto preferisco vedermelo direttamente e non attraverso uno schermo. Io mi ricordo i tempi in cui nessuno aveva il cellulare (almeno non quello con videocamera) ed i concerti erano un vero piacere. Ora, a volte, mi sembrano una tortura (non certo a Veruno, ma in altri posti sì). So che qualche artista, quando vede qualcuno che filma col cellulare, smette di esibirsi finché non lo spegne. Dovrebbero farlo tutti. Posso capire giusto una foto o pochi secondi di filmato come ricordo, ma c'è gente che va avanti per tutto il concerto... Mi pare un po' troppo...

concordo. La mia, sui pennelloni, era una battuta ...
Comunque, solitamente, quando sono ai concerti e la musica mi piace, anche io, non penso minimamente a tirare fuori il cellulare ...


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Mauro
Inviato il: Venerdì, 08-Set-2017, 01:58
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Meteo
* venerdì – Il temporale era il “convitato di pietra” della serata: eppure abbiamo iniziato col sole e le prime due band le abbiamo ascoltate senza ricevere manco una goccia. E’ con la terza band che ha fatto capolino una pioggerella fine-fine e intermittente. La pioggia vera e propria s’è presentata solo coi Motorpsycho: nulla, comunque, che non potesse essere serenamente affrontato con impermeabile o ombrello. Il set dei norvegesi non ne ha risentito. C’era davvero un bel po’ di gente e la serata si è svolta senza il minimo intoppo. Possiamo dire di aver salvato la ghirba anche questa volta. Parliamoci chiaro, Veruno non è solo “fortunata”: Veruno ha un c*lo esagerato. gia.gif Purché duri…
* sabato – Sole coperto
* domenica – Sole splendente

Convention Arlecchina / Badges
Di spille ne ho distribuite un bel po’, credetemi. Mi spiace per chi non l’ha avuta o non le ha notate sulle spalle altrui! Inizio a rendermi conto (anche alla luce di quanto avvenuto al concerto di Roger Hodgson) che sperare di “beccarsi” tutti quanti in contesti così affollati è più che velleitario: è irrealistico. Carissimi Cybergoth, Giuse, Alessio, Ajeje, Petergabhill etc etc etc, sapete dove finiremo col conoscerci? In una piccola venue raccolta, tipo pub. Io, d’ora in poi, il badge sulla spalla sinistra lo indosserò a OGNI futuro live e in tasca ne avrò sempre altri pronti per voi. Fatevi avanti e presentatevi.
__________________________________________________

Bene, ora andiamo nel dettaglio delle singole serate.

venerdì 01 settembre

Mad Fellaz

I nuovi elementi si sono integrati alla svelta, direi: non ho avvertito chissà quale differenza rispetto a ciò che ho sentito tempo fa a La Casa di Alex. Saggia la scelta di non rimpiazzare la precedente frontwoman con un’altra ragazza: meglio puntare su una voce maschile onde evitare confronti di sorta. Il microfono raccoglie ora il timbro baritonale dell’italo-brasiliano Luca Brighi. Sicuri del fatto loro, i veneti hanno riversato sul pubblico (piuttosto folto per un opener, eh?) il loro sound stile “se i Santana fossero un gruppo prog, suonerebbero così”. Tanti dei presenti devono avere in effetti avvertito qualcosa di caldo e familiare nelle note, perché gli applausi sono fioccati in abbondanza. Bravi tosi.

Comedy Of Errors

New prog! Dalle parti di Veruno non è mai passato di moda e ogni tot edizioni rialza orgogliosamente la testa. E’ dal lontano 1984 che questi scozzesi ne portano avanti la bandiera, con coerenza e senza tante divagazioni. Che dire del loro show? Vediamo di essere obiettivi: non sono certo i Pallas, per carità, forse non sono nemmeno i Galahad o i Knight Area visti in passato al festival: però li ho trovati gradevoli. Man mano che le canzoni scorrevano il sempreverde entusiasmo di ‘sti signori –più o meno miei coetanei- ha saputo contagiarmi. M’hanno “tirato dentro” pian piano, insomma, e quando Joe Cairney è sceso a cantare in mezzo a noi ero ormai bell’e pronto a fare un po’ il pirla anch’io. Si è fermato proprio davanti alla postazione dei tecnici audio e mi sono piazzato accanto a lui saltando come un grillo… come se i decenni non fossero passati.
It’s only new prog, but I like it.

The Tangent / Karmakanic

Se sul palco ci sono Andy Tillison, Jonas Reingold, Luke Maschin e Theo Travis (senza nulla togliere ai due onesti comprimari dei quali non ricordo il nome) è lecito aspettarsi molto – e molto abbiamo ricevuto. Mescolando i loro repertori (non ci sono state fasi distinte) le “due band in una” hanno dato vita a un set intenso e senza cali di tensione né qualità. Le parti vocali se le sono palleggiate un po’ tutti, anche se Andy Tillison s’è assunto il carico maggiore. Luke Maschin: l’ho preferito di gran lunga a quello visto anni fa con la sua band. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che apprezzo la musica dei “Tangenkanic” molto più di quella dei Maschine e questo influenza il mio giudizio. Comunque sia, Luke ne ha fatta di strada da quel 2010 in cui lo vidi, poco più che ragazzino, per la prima volta al Gong Festival. Ha tutta l’aria di uno che ne farà ancora parecchia. Un solo piccolo rimpianto: non avere visto Marie-Eve De Gaultier per la quale ho notoriamente un debole… e la cui presenza era stata invece inizialmente annunciata quale seconda tastierista. *sigh* cry.gif

Motorpsycho

De facto, non li ho ascoltati. Dopo tre band seguite in piedi, la schiena protestava e sono andato “su” a sedermi, bere birra, parl… ehmmm, urlare di politica etc etc. Voglio sia chiara una cosa: resta intatta la mia stima per una band che nella sua lunga carriera si è cimentata praticamente con ogni genere musicale a noi più o meno caro (prog, psichedelia, jazz sinfonico, alternative metal e chissà che diavolo altro). Uno spirito autenticamente progressivo, che merita una lode proprio in quanto tale. Fatta questa premessa, devo onestamente dire che le folate sonore che mi raggiungevano lassù erano portatrici di ben poco che mi piacesse. Sentivo solo un gran casino. Boh… forse non erano in serata… o magari avrei semplicemente dovuto restarmene giù ad ascoltarli con attenzione. Sarà per un’altra volta. Ma anche no.

sabato 02 settembre

Deafening Opera

…chi?

Karfagen / Sunchild

Dai, per favore… parliamo di progressive che è meglio, eh? roll.gif A tal proposito, il pensiero che quegli scafazzoni da festival della birra tedesco, quellì li, i cosi, come si chiamano… Deafqualcosa… avessero soffiato un ambito posto da opener a un’infinità di giovani progressive band italiane (e non) in lista da anni mi aveva procurato una forte acidità di stomaco. angry4.gif Mi serviva subito un Maalox e grazie al cielo è prontamente arrivato.

Due minuti con la musica di Antony Kalugin ed era già tutto a posto. biggrin.gif Il dolore era svanito e sorridevo beato. Gli ucraini hanno irriso ogni mia più ottimistica aspettativa, facendola a polpette. Per me, sorpresa incontrastata dell’edizione nona. Devo dire una cosa: mi sono accostato al loro set forte di una buona conoscenza dei soli Karfagen, laddove dei Sunchild sapevo davvero ben poco: eppure, nell’insieme ho quasi-quasi preferito i brani dei secondi! Alternare i due repertori è stata un’idea saggia e intelligente; un 100%-Karfagen-set sarebbe forse risultato potabile solo per i die-hard dell’ipersinfonico “spinto” e strumentale, laddove un 100%-Sunchild-set avrebbe avuto un sapore di “già sentito qui e là” eccessivo, dovendo durare per ben più di un’ora. Alternando i brani, invece, ne è scaturito un set fresco e variopinto, di una godibilità assoluta. I ragazzi sono stati applauditi e incitati a scena aperta. Forse non se l’aspettavano in un Paese nel quale li conoscono in pochi, tant’è che si sono caricati a mille e hanno fatto un figurone.

Signori organizzatori di altri festival: se ve la sentite di scommettere su un nome abbastanza inedito alle nostre latitudini, puntate pure tranquillamente su di loro. Noi di Veruno Musica abbiamo testato il prodotto e garantiamo per loro. Gran musica e –diciamolo- anche un gran bel vedere: le due Olga sono assolutamente deliziose! smlove2.gif Non so se questo è “sessismo” e onestamente me ne infischio (stile Rhett Butler). Scusate tanto, ma sono uno all’antica: mi piacciono le donne (forse un po’ troppo, per uno della mia età) e non ho alcun problema nell’esternare il mio entusiasmo riguardo a tale argomento. Quindi al diavolo il politically correct –metastasi dei nostri tempi- e viva, viva, VIVA i Karfighen (geniale e icastica definizione data dal cognato di Jdessi). asd.gif

Discipline

Arlecchini, siete stati così competenti e precisi nel dire quel che c’era da dire su questo splendido concerto, che non vale la pena di aggiungere altro. Se pure parlo di pathos, tensione emotiva, carisma di Parmenter etc etc… cosa aggiungo di nuovo? Non saprei dire alcunché di utile. Le vostre osservazioni sono sicuramente più centrate delle mie, per un evidente motivo: mi sembrate tutti –chi più chi meno- dei profondi conoscitori di questa band… ciò che io non sono. Sincero, non lo sono. I Discipline li seguo dal primo disco e mi piacciono, non fraintendetemi. Mi piacciono eccome, ma non ne faccio oggetto di particolare idolatria. Il “mio” sound è altro, ergo i miei Eroi erano quelli del set successivo…

Glass Hammer

Condivido l’opinione di chi ha scritto che suonare dopo dei Discipline in stato di grazia non è semplice, psicologicamente parlando: devi proprio chiamarti Glass Hammer per potertelo permettere. Saranno anche stati legnosetti all’inizio visto che l’han detto un po’ tutti: sarà, io non me ne sono accorto. Forse parlo da vecchio fan, ma a mio parere hanno sfoderato un set impeccabile. Okay, troppo protagonista il basso “alla Squire” di Steve Babb, anche perché tenuto a un volume altissimo: lì dov’ero io (alla transenna) tendeva a impastare il tutto, soffocando le tastiere di Fred Schendel. So bene che se mi fossi piazzato un po’ indietro, magari al terrazzino, avrei goduto di un suono più equilibrato… ma chi se ne frega, volevo essere a due metri da Susie Bogdanowicz e ci sono riuscito. Madò, quant’è bella (oltre che brava). smlove2.gif I’m in love.

Gran concertone, degno successore di quello che l’ha preceduto. Talmente belli entrambi che forse dovrei cedere all’impulso di sancire un ex-aequo. Voglio però essere coerente fino all’ultimo e se devo dire chiaro e forte chi ho preferito fra un clone dei VDGG e uno degli Yes, eh bè… scusatemi, intelligencija, ma io scelgo ancora quello degli Yes. gia.gif Scusatemi, sono un babbano e non posso (né voglio) farci niente.

In ogni caso, la micidiale sequenza Karfagen / Discipline / Glass Hammer m’ha proprio steso, knock-out. Nel suo insieme, una delle più belle e memorabili serate verunesi di sempre (salvo la buccia di banana iniziale). Winner.gif

domenica 03 settembre

Ingranaggi Della Valle

Una garanzia, questi giovani romani. Terza volta che li vedevo dal vivo, mai rimasto “a mani vuote”. Appoggio la radicale svolta artistica materializzatasi nel secondo disco: hanno trovato il modo di essere moderni (pare essere l’ossessione di tutti o quasi, ultimamente) senza cedere alla troppo facile formula del crossover a tutti i costi. Avete presente, no? “Mettere nello shaker un 1/3 di Porcupine Tree, 1/3 di KC, l’immancabile 1/3 di metal e –volendo- qualcosina di jazz, etnico e folk; agitare per bene e suonare a velocità curvatura”. Io ’sto genere di band semplicemente non le reggo più, mi fanno andare in acido alla terza nota.

Amo invece gli Ingranaggi proprio perchè portatori di una proposta aliena a questo nefasto spirito circense. Potenza, solidità ma anche grande senso della misura messi al servizio di un sound che non si limita a giustapporre prog, post rock e sperimentazione, ma cerca (e trova) l’autentica sintesi fra questi linguaggi dando vita a qualcosa di nuovo e stimolante. Certo, questo qualcosa è anche “tostarello”, nel senso di impegnativo all’ascolto. Spigolosa e cerebrale, non è musica di facile assimilazione: in tal senso, ritengo sia meglio collocata nell’ambito di un pub o un auditorium, di fronte a un pubblico più ristretto e motivato. In un contesto festivaliero, per sua natura caciarone/dispersivo, qualcosa (forse molto) della magia degli Ingranaggi rischia di venire sprecato, non capito a fondo né apprezzato come merita.

Sophya Baccini’s Aradia feat. Christian Décamps

La voce di Sophya Baccini possiede in pari misura grazia e potenza. E’ in grado di raggiungere senza sforzo apparente note altissime: è un’autentica soprano (o forse sopranino, non ho un orecchio così allenato né sono un vocal coach). Una potenziale cantante lirica, folgorata però dal rock sulla via di Damasco. Chiaramente, se Madre Natura ti ha dotata di uno strumento simile, non ammetti altri primattori nei dintorni. La band la costruisci letteralmente attorno alla tua voce, che deve sempre e comunque svettare su tutto. Consideriamo le Aradia come un unico, grosso strumento con l’esclusivo compito di sostenere e lanciare la voce della Prima Donna. Ascoltandole ho ripensato ai Pageant della mitica Hiroko Nagai, l’idea di base era la stessa. Chiaro, a una simile impostazione un tot di dazio lo si deve pagare… ed è la sovrabbondanza di parti vocali. A risentirne sono le fasi strumentali, le uniche in gradi di dar modo anche agli altri musicisti di esprimersi. I brani delle Aradia non sono del tutto privi di tali “pause” (e che diamine, Sophya dovrà pure rifiatare ogni tanto) e in quei momenti si possono apprezzare delle gran belle aperture epico/sinfoniche. Sono pause rare, però. Che dire? Se si accetta questa particolare accezione lirico/operistica del prog, la proposta della Baccini è più che valida. Temo però che davvero non sia “per tutti”, al di là dell’innegabile media gradevolezza del sound.

Due parole sul cameo di Christian Décamps degli Ange, ora. Quel che "Le Vieux Capitaine" ha cantato l’ho scritto chiaramente qualche post più in alto e non voglio ripetermi. Dico semmai che avrei gradito almeno un brano in più, che diamine. Che so, De temps en tempsLe vieux de la montaigne… magari Le chien, la poubelle et la rose. Macché. Vabbè, provo a fare l’avvocato del diavolo e dico che –essendo Sophya Baccini e le Aradia le titolari del concerto- concedere troppo spazio all’ospite d’onore avrebbe finito col defraudarle del ruolo. Cameo doveva essere e cameo è stato. Accontentiamoci, nella sempiterna attesa del primo live degli Ange in terra italica. eusa_pray.gif

Frost*

Mai amati molto. Conoscevo bene Milliontown, gratificato di un “6 politico”. Dei dischi successivi ho ascoltato alcuni brani sparsi che m’avevano tutt’altro che impressionato. Le mie aspettative erano quelle che erano, insomma: però, alla prova del live, devo ammettere che sono riusciti, nell’ordine, a…

1 - Attirare la mia attenzione: non li ho mollati lì in favore della birra, come Motorpsycho, Leprous e altri. Sono rimasto fino alla fine e pure a orecchie tese.
2 – Sorprendermi: elettronica? Unz-unz-unz??? blink.gif Lì per lì un povero vintage come me ci resta secco, salvo poi scoprire che -dato il contesto- il tutto è coinvolgente e pure sensato.
3 - Convincermi della loro assoluta progressività, stante la presenza degli ingredienti base: cambi di tempo, trovate, imprevedibilità, complessità dei brani etc etc.
4 - Rassicurarmi sul fatto che non si tratta di metal: c’è potenza (tanta), ma il metal è altro.

Mi sono divertito e ne sono piacevolmente sorpreso. Non per questo inizio a comprare i loro dischi, perché è comunque musica che non mi tocca il cuore, ma sono contento di aver fatto la loro conoscenza, questo sì. Certo, se ripenso al punto 3… riaffiora quell’improvvisa “consapevolezza di essere un matusa” di cui avevo parlato in un altro thread. Quella che ti colpisce quando ti rendi conto che sì, stai ascoltando prog al 100%, ma è un prog abissalmente diverso da quello sul quale ti sei formato. Non c’entra più niente, il genere è andato oltre (facendo niente più che il suo mestiere: progredire). E’ oltre ormai, e se tu non lo riconosci più è perché sei vecchio, vecchio, vecchio. mecry.gif

Procol Harum

Qui lo dico e qui lo nego, ma eravamo ben più di 2300 persone. Ero in un punto d’osservazione privilegiato e so quel che dico: non sarà stato il pienone storico fatto dalla PFM, ma era superiore a quello degli Uriah Heep e forse persino a quello ormai remoto dei New Trolls. Serata da incorniciare nella Hall Of Fame della 2 Days Prog + 1. Com’è stato possibile, stanti le nuove norme di sicurezza? Boh.gif Non lo so e non lo voglio sapere. Dico solo che il Mega è l’uomo dei miracoli, un giorno o l’altro mi aspetto di vederlo camminare sulle acque.

Che dire del set? Perfetto. Era la terza volta che li vedevo ma questo concerto ha fatto secchi i due precedenti (Bergamo e Bellinzona). Saranno stati i volumi finalmente adeguati, saranno state le luci semplici ma efficaci, sarà stata l’atmosfera da “grande evento”, ma insomma l’alchimia ha generato un concerto impeccabile. Grosso del pubblico strafelice per i quattro brani immortali debitamente eseguiti (Homburg, A salty dog, Conquistador e gran finale su A whiter shade of pale) e “addetti ai lavori” in solluchero per due o tre chicche scivolate via un po’ in sordina (Whaling stories in primis). Materiale senza tempo, che sorvola i decenni in scioltezza ed è destinato a durare ancora a lungo… mostrando quanto impari è il match fra quei tempi e questi.

Qualcuno ha brontolato per il bis non concesso. Ora io dico, ragioniamo: se A whiter shade of pale NON la includi nel set e te la tieni da parte per il più glorioso dei bis, è un discorso; se viceversa la includi nel set e per giunta quale apoteosi conclusiva (gente che canta in singalong, gente che si abbraccia, gente che si bacia, gente che piange) ma ditemi vuoi quale c*zzo di bis avrebbe senso, DOPO un momento simile. Ma per favore! Si chiude lì e basta. Gary Brooker ha fatto bene. gia.gif
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In chiusura, due parole sulle bonus band viste al Forum 19.

Lo Zoo di Berlino – Post-rock da manuale: il sound è quello, non si scappa. Potremmo invitare dieci altre post band e il suono sempre quello sarebbe. Non sgradevole, per carità: solo… sempre quello. Il video proiettato sul grande schermo (tanto suggestivo quanto angosciante) ha catturato la mia attenzione in misura ben maggiore, inutile negarlo. Comunque, i ragazzi dello Zoo sono degli abili promoters di loro stessi: l’ho già detto e lo ripeto, hanno ben capito come l’area prog possa essere terreno fertile anche per una post band, alla sola condizione di sapersi accattivare la simpatia del pubblico. Quindi vai di covers (molto personali) di Rovescio della Medaglia, PFM ed Area e il gioco è fatto. Occhiolino.gif

Cellar Noise – Una conferma, una piena conferma. Non che ne dubitassi, eh? Secondo le mie aspettative, Forum 19 bello pieno: anche lassù in balconata eravamo un bel po’. Solita scelta molto alternativa di aprire il concerto con una cover (nessuno lo fa), in questo caso di Steven Wilson, poi vai col materiale del loro album e un inedito, The Creator. Sono stati applauditi a lungo e molto calorosamente. Ogni volta che li vedo prende forza in me la convinzione che i giovani milanesi hanno i mezzi per andare lontano, parecchio lontano: oltre l’Italia, intendo. La fiducia in sé stessi già la possiedono, ora servono loro i canali giusti per entrare in certi giri live nonché… naturalmente… quel pizzico di fortuna. Chissà.
__________________________________________________

Nella mia veste di Portavoce (ufficioso) dell’Associazione Veruno Musica, mi rivolgo a tutti voi che c’eravate e –ci auguriamo- continuerete a esserci in futuro.

Due sole parole…

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Keep the Flame burning!

Messaggio modificato da Mauro il Venerdì, 08-Set-2017, 02:02
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giuse
Inviato il: Venerdì, 08-Set-2017, 10:34
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Cavoli Mauro adesso che ho visto la tua foto mi sa che ti ho visto ed ero proprio dietro di te venerdì sera quando suonavano i Tangent / Karmakanic.
Un po' a destra del frate prog, giusto?
Noi Arlecchini siamo davvero un po' talpe...
Volevo anche aggiungere una osservazione sui Discipline.
Io sono cresciuto a pane e Yes, quindi tra un CD degli Yes (o di QUEL genere di prog) e uno dei Discipline mille volte meglio il primo.
Ma un concerto così trascende i generi, Matthew Parmenter è una emozione tradotta in musica.
Se dico che è l'erede di Peter Hammill dico una castroneria?
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Mauro
Inviato il: Venerdì, 08-Set-2017, 21:11
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QUOTE (giuse)
mi sa che ti ho visto... quando suonavano i Tangent / Karmakanic. Un po' a destra del frate prog, giusto?

Eh sì, mi sa che mi hai beccato. biggrin.gif
Ero proprio lì davanti, poco a destra di Frate Prog! gia.gif

QUOTE (giuse)
Noi Arlecchini siamo davvero un po' talpe...?

Talpe? Eh, caro mio, ci tocca. roll.gif
In generale (fatte salve gagliarde eccezioni quali Ayrton2112, Queen Crimson, Noemikalisantrope, Dario Epic e pochi/e altri/e) "abbiamo un'età", ergo...

QUOTE (giuse)
Matthew Parmenter è una emozione tradotta in musica

quoto.gif
Mica per niente nel mio report ho scomodato termini cui non faccio spesso ricorso, quali pathos, tensione emotiva e carisma.

QUOTE (giuse)
Se dico che è l'erede di Peter Hammill dico una castroneria?

Assolutamente no.
Musicalmente parlando, Parmenter/Hammill e Discipline/VDGG sono gemelli monozigotici.
La cosa è tanto plateale che -almeno per quanto mi riguarda- non vale neppure la pena di discuterne.
Poi, chiaro, c'è sempre quello che "...ma no, figuriamoci, sono ben diversi".
Sì, certo, come no, diversissimi. asd.gif Va bene, va bene... ora scusami ma devo proprio andare, salutami la famiglia e tante care cose. crepapelle.gif

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riddick
Inviato il: Venerdì, 08-Set-2017, 23:10
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a me un po rode perchè parmenter a roma da solo ha fatto "before the storm" e a veruno con i discipline no
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Ayrton 2112
Inviato il: Sabato, 09-Set-2017, 01:12
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QUOTE (Mauro @ Venerdì, 08-Set-2017, 20:11)
Musicalmente parlando, Parmenter/Hammill e Discipline/VDGG sono gemelli monozigotici.
La cosa è tanto plateale che -almeno per quanto mi riguarda- non vale neppure la pena di discuterne.
Poi, chiaro, c'è sempre quello che "...ma no, figuriamoci, sono ben diversi".
Sì, certo, come no, diversissimi. asd.gif Va bene, va bene... ora scusami ma devo proprio andare, salutami la famiglia e tante care cose. crepapelle.gif

Mah, secondo me definirli addirittura gemelli o cloni è eccessivo... L'ispirazione è palese, e la somiglianza tra la voce di Hammill e quella di Parmenter pure, però dopo i primi due album le differenze si sono fatte più visibili. Se ascolto l'ultimo dei Discipline, al di là dell'aspetto vocale, non mi sembrano poi così sovrapponibili.

(tra l'altro, non bannatemi, ma i Van Der Graaf non sono mai riuscito a farli davvero "miei", mentre i Discipline mi hanno stregato al primo ascolto)


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"Di tutte le aberrazioni sessuali, forse la più aberrante è la castità." (R. De Gourmont)
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Kid Cox
Inviato il: Sabato, 09-Set-2017, 20:31
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Mitico Mauro, felicemente ispirato Winner.gif saranno state le sfuriare polli-ittiche blink.gif

Leggo tra le righe l'entusiasmo che tutti abbiamo portato a casa e questo penso sia il risultato migliore: se qualche juventino voglia capire qual'è la sensazione di vincere la Champions League, ecco è come tornare a casa dopo Veruno 2 progdays+1 very_lol.gif
Aiuto, mi stanno lanciando strali da tutt'Italia Boh.gif

Scherzi a parte il segreto di Veruno è nell'essere un paese, socialmente evoluto e piuttosto facilmente accessibile...

Ultima considerazione: la cantante dei Glass Hammer, da vicino è ancora più bella, inoltre è anche simpatica (ho avuto il piacere di passare un paio d'ore assieme ai Glass Hammer a La Rocca di Arona appena arrivato tease.gif ).

Alla 10a edizione!!! Ma stavolta all'Isolabella ci vado! Aaaaaa si, ci vado!!! Sono tre anni che voglio andarci e rinvio sempre! arl-boh.gif sorriso.gif
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Cybergoth
Inviato il: Lunedì, 11-Set-2017, 09:58
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Beh... io non credo che sia una cosa positiva essere cloni di qualcuno...
Comunque il concerto dei Discipline m'è piaciuto molto. Ed anche a mia moglie, che non è certo una fan del prog, non è dispiaciuto.
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alessio
Inviato il: Martedì, 12-Set-2017, 19:38
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QUOTE (Ayrton 2112 @ Sabato, 09-Set-2017, 00:12)
QUOTE (Mauro @ Venerdì, 08-Set-2017, 20:11)
Musicalmente parlando, Parmenter/Hammill e Discipline/VDGG sono gemelli monozigotici.
La cosa è tanto plateale che -almeno per quanto mi riguarda- non vale neppure la pena di discuterne.
Poi, chiaro, c'è sempre quello che "...ma no, figuriamoci, sono ben diversi".
Sì, certo, come no, diversissimi.  asd.gif  Va bene, va bene... ora scusami ma devo proprio andare, salutami la famiglia e tante care cose.  crepapelle.gif 

Mah, secondo me definirli addirittura gemelli o cloni è eccessivo... L'ispirazione è palese, e la somiglianza tra la voce di Hammill e quella di Parmenter pure, però dopo i primi due album le differenze si sono fatte più visibili. Se ascolto l'ultimo dei Discipline, al di là dell'aspetto vocale, non mi sembrano poi così sovrapponibili.

(tra l'altro, non bannatemi, ma i Van Der Graaf non sono mai riuscito a farli davvero "miei", mentre i Discipline mi hanno stregato al primo ascolto)

pienamente d'accordo.
Ho scoperto i Discipline negli anni 90 e li ho adorati da subito
Poi ho letto tante volte di questa presunta somiglianza con i VDGG. Ho recuperato Pawn Hearts e The least... e...boh...non riesco ad arrivarne alla fine.
Perdonatemi o fustigatemi in pubblica piazza (o piazzetta della musica) ma secondo me, come diceva Johnny Stecchino, "nun se somiglian pe' gniente"...

Tra l'altro prendere ispirazione o copiare da qualcuno presuppone di conoscere il lavoro della fonte ispiratrice mentre a quanto afferma Matthew egli stesso ha scoperto i VDGG quando durante un festival qualcuno degli Anekdoten gli ha suggerito di ascoltarli visto che non ne aveva mai sentito parlare..
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Mauro
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Guardian of the Flame
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QUOTE (alessio)
Ho scoperto i Discipline negli anni 90...  ho letto tante volte di questa presunta somiglianza con i VDGG. Perdonatemi o fustigatemi... ma secondo me... "nun se somiglian pe' gniente"...

Beh, io di ‘sta somiglianza non ho mai “letto”.
L’ho sentita quando acquistai i primi dischi.
L’ho risentita poche sere fa... e con forza ancor maggiore l’ho finalmente anche vista.
Era lì, nell’interpretazione di Parmenter e nell’atmosfera complessiva.
Poi ci sta eccome che tu la pensi in maniera diversa, ci mancherebbe altro: bene così. Occhiolino.gif

QUOTE (alessio)
Tra l'altro prendere ispirazione o copiare da qualcuno presuppone di conoscere il lavoro della fonte ispiratrice mentre a quanto afferma Matthew egli stesso ha scoperto i VDGG quando durante un festival qualcuno degli Anekdoten gli ha suggerito di ascoltarli visto che non ne aveva mai sentito parlare..

ahsi.gif Mi sono ben guardato, infatti, dallo scrivere che i Discipline "copiano" i VDGG o anche solo "si ispirano" ad essi.
Le due band hanno solo sviluppato, in tempi e luoghi diversi, lo stesso tipo di sound.
Non è inverosimile, si sappia. gia.gif

Ricordo i poveri Clepsydra, tanti anni fa...
A ogni intervista fioccava (immancabile/implacabile) il “mi pare evidente che dobbiate qualcosa agli IQ; nulla di male, anzi… vogliamo parlare di come vi hanno influenzato?”
E loro: “Eh? Chi? Come si chiamano? Aikiù?”
Non li avevano mai sentiti nominare.
Alla fine si decisero ad ascoltarli e… toh, sorpresa: effettivamente la somiglianza c’era.
Ma guarda un po’! blink.gif

KTFB

P.S. - Comunque avevo ragione quando -mesi fa- scrissi che questa sarebbe stata ricordata come "L'edizione dei Discipline"...

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Ayrton 2112
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QUOTE (Mauro @ Martedì, 12-Set-2017, 19:44)
P.S. - Comunque avevo ragione quando -mesi fa- scrissi che questa sarebbe stata ricordata come "L'edizione dei Discipline"


Speriamo allora che la loro performance li faccia a conoscere a un pubblico più numeroso di quello di noi appassionati / addetti ai lavori / scoppiati vari, perchè una band così valida meriterebbe davvero di riempire i teatri.


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QUOTE (Mauro @ Martedì, 12-Set-2017, 19:44)

Ricordo i poveri Clepsydra, tanti anni fa...
A ogni intervista fioccava (immancabile/implacabile) il “mi pare evidente che dobbiate qualcosa agli IQ; nulla di male, anzi… vogliamo parlare di come vi hanno influenzato?”
E loro: “Eh? Chi? Come si chiamano? Aikiù?”
Non li avevano mai sentiti nominare.                                                                                   
Alla fine si decisero ad ascoltarli e… toh, sorpresa: effettivamente la somiglianza c’era.         
Ma guarda un po’!  blink.gif

                                                                                      KTFB
                                                                                     
P.S. - Comunque avevo ragione quando -mesi fa- scrissi che questa sarebbe stata ricordata come "L'edizione dei Discipline"...                                                                                                                                                                                                     

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Vero! questo lo ricordo pure io!
E visto che continuavano a far finta di non averli mai ascoltati..li avete fatti suonare insieme al festival di vigevano 1998! Hanno verificato sul palco direttamente come suonavano sti aichiu...dopodiche' per la vergogna non fecero piu' concerti per 15 anni! (umh...questa parte non sono sicuro sia al 100% vera... very_lol.gif )

A proposito, io i Clepsydra li ho subito messi come nome per 2018.
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