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Inviato il: Martedì, 23-Mag-2017, 11:53
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Little Red Robin Hood Gruppo: Contributors Messaggi: 2357 Utente Nr.: 39 Iscritto il: 31-Mag-2007 |
preso al buio, malgrado una copertina che non mi piace affatto. non ancora sentito per ora. chi di voi lo ha ascoltato? impressioni?
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Inviato il: Martedì, 23-Mag-2017, 14:02
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Guardian of the Flame Gruppo: Senior Members Messaggi: 4071 Utente Nr.: 470 Iscritto il: 27-Mag-2010 |
Non la considero una brutta copertina: è solo volutamente algida, lontana da ogni suggestione immaginifico/settantiana. Studiata per mandare chiaro un messaggio: “le cose sono cambiate”. Non è una novità: anche Alex Carpani fece lo stesso, quando decise che era stufo di fare prog. Il concetto (“le cose sono cambiate”) viene ribadito dal loro modo di porsi sul palco. Scomparsi i riti magici, le maschere, i mantelli, gli embrioni di coreografia. I Templari del 2017 sono elegantemente sobri e vanno dritti al punto, senza più baloccarsi con il lato visuale della musica. Musica che –manco a dirlo- è ora condensata in brani più brevi, secchi e “cattivelli” al punto giusto: quel tanto che basta a essere più in linea con la realtà dei nostri tempi, senza per questo sconfinare apertamente nel metal conclamato. Maggior enfasi posta sulla chitarra (spesso in distorsione) e tastiere sì presenti, ma non più mattatrici assolute. Un buon disco di rock italiano nobilitato da frequenti strizzatine d’occhio al prog, tanto per non pugnalare troppo i vecchi fans. Un prodotto che punta a un certo tipo di pubblico 30/40enne. Quelli che se da un lato desiderano ascoltare musica non commerciale (e quella contenuta nel disco di certo non lo è), dall’altro considerano insopportabile, barocco, manieristico (e forse un po’ ridicolo) quel che invece emoziona 60enni come me. E’ l’ordine delle cose, suppongo. A tutti tocca di sentirsi dei matusa, prima o poi: è questo, almeno per me, il lascito forte post-ascolto di questo disco. In ogni caso, per la cronaca: i miei brani preferiti sono Manitou, Spirale Del Vento e Specchio Del Palco. KTFB |
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Inviato il: Mercoledì, 24-Mag-2017, 11:45
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1031 Utente Nr.: 768 Iscritto il: 15-Apr-2014 |
Ma dai Mauro! Non sei un matusa...
E poi sarebbe ora di sfatare il mito che ogni età abbia una sua musica ... O forse è veramente una regola e io vivo di eccezioni ... Messaggio modificato da jdessi il Mercoledì, 24-Mag-2017, 11:50 -------------------- "Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Inviato il: Mercoledì, 24-Mag-2017, 11:50
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1031 Utente Nr.: 768 Iscritto il: 15-Apr-2014 |
Dimenticavo... a me il nuovo Tempio piace un botto
-------------------- "Se senti il bisogno di analizzare il rock è solo perché non sei in grado di capirlo." (Van Morrison)
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Inviato il: Mercoledì, 24-Mag-2017, 16:40
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Guardian of the Flame Gruppo: Senior Members Messaggi: 4071 Utente Nr.: 470 Iscritto il: 27-Mag-2010 |
Non dico questo, John: ci sono metallari di diciott’anni e metallari di sessanta. Ragazzine che vivono di pop sanremese condividono tale passione con signore che potrebbero essere loro madri (se non nonne). Dico, invece, che questo è un forum di progressive e che il grosso (NON la totalità) dei proggers 50/60enni identifica (consciamente o inconsciamente) il prog con il “sinfonico” o soprattutto con quello: è un fatto, qui in Arle se n’è discusso più d’una volta. C’è chi ama anche canterbury, krautrock, jazz-rock progressivo e certa psichedelia e -se è di mentalità aperta come me- arriva persino a Riverside, Pain Of Salvation, Godspeed You! Black Emperor, Sigur Ròs e altri soggetti borderline. Tu sei ben oltre me. Correggimi se sbaglio: apprezzi Between The Buried And Me, Leprous, etc. Io non giungo a tanto. Ascolto i Karnivool e penso “se questo è prog, allora il prog non mi piace. O forse il prog è cambiato così tanto che io non riesco più a riconoscerlo come tale”. E’ un mio limite di appartenente a quel mainstream 60enne di cui sopra. Tu non ne soffri, perchè io ti vedo essenzialmente come un rocker: quindi ci sta che ti piaccia “un botto” anche la (più che legittima) svolta muscolare del Tempio. Spero che proprio perchè ha lasciato freddino ME, “il-Ludere” riesca a far apprezzare la band genovese a proggers più giovani, la cui maggioranza (NON la totalità, ok Ayrton?) ama cose meno cervellotiche e con suoni più attuali e duri. Quelli che fino ad oggi hanno magari snobbato bellamente i Templari proprio perché gli suonavano troppo datati. Chissà. Anyway, “il-Ludere” è dignitoso (nulla più) e ogni tanto lo riascolterò. Non quanto riascolto i primi due, ovvio: non c’è gara, per me. E’ un lavoro di transizione con alcuni pezzi carini. Oh, a proposito: di ascolto in ascolto, il brano finale (Gnaffè, a firma del cantante Francesco Ciapica) sta crescendo nella mia considerazione. Al primo impatto m’era parso solo un burlesco divertissement: ma pian pianino, ne sto scoprendo il nascosto valore. Bravo Frank. Dai, mi sbilancio: tre stelle sulla scala ProgArchives, via. Keep! P.S. – Allora, Vale? Ascoltato il CD? |
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Inviato il: Domenica, 28-Mag-2017, 18:47
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Little Red Robin Hood Gruppo: Contributors Messaggi: 2357 Utente Nr.: 39 Iscritto il: 31-Mag-2007 |
io invece sono rimasto molto deluso. rispetto, ovviamente, la scelta della band di fare " altro". il problema, a mio parere, e' che ci credono poco pure loro. mi sembrano poco coesi e con una assenza ( non so se) giustificata che incide molto sul mio giudizio finale. Inoltre mancano pure le melodie vincenti, oltre ai barocchismi citati da Mauro. Salvo La spirale del vento.....salvo.... Album di transizione? Non lo so....Afferrare nuovo pubblico? Puo' essere...ma perdere anche chi " vuole" piu' certezze.. .come me ad esempio :-(
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Inviato il: Martedì, 30-Mag-2017, 17:20
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Lucky Man Gruppo: Senior Members Messaggi: 98 Utente Nr.: 106 Iscritto il: 03-Ago-2007 |
L'ho ascoltato due volte e al primo ascolto ho pensato che muscialmente fosse il miglior album del Tempio.
Lo continuo a pensare anceh dopo il secondo ascolto. Senz'altro quello meglio registrato, davvero bene. Il problema è che la voce non la reggo...perdonatemi...urla sempre con quel vocione un po' roco e quando non urla non ha melodie buone a reggere l'espressione. Non è una brutta voce, anzi. E' interessante. Solo che per me c'entra poco con loro. Comunque il disco complessivamente mi piace. |
Inviato il: Domenica, 04-Giu-2017, 11:43
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 1178 Utente Nr.: 820 Iscritto il: 22-Gen-2016 |
Comunque è vero, età anagrafica e gusti musicali non vanno necessariamente d'accordo; io faccio poco testo, visto che mi sono sempre sentito fuori posto rispetto alla modernità (e non solo in ambito musicale... ), ma l'esempio dei metallari di età diverse è un buon esempio. Ciò detto, il disco non l'ho ancora sentito (troppo lavoro ), ma se ha davvero delle sonorità così dure, allora potrebbe guadagnare punti alle mie orecchie. D'altra parte, le mie radici musicali sono quelle... Per dire, come durezza siamo sullo stile Deus Lo Vult del Bacio della Medusa o tipo vecchi Riverside? -------------------- "Di tutte le aberrazioni sessuali, forse la più aberrante è la castità." (R. De Gourmont)
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Inviato il: Domenica, 04-Giu-2017, 22:21
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Purple Piper Gruppo: Senior Members Messaggi: 797 Utente Nr.: 792 Iscritto il: 06-Dic-2014 |
[QUOTE=Ayrton 2112,Domenica, 04-Giu-2017, 10:43] [QUOTE=Mauro,Mercoledì, 24-Mag-2017, 15:40]
Per dire, come durezza siamo sullo stile Deus Lo Vult del Bacio della Medusa o tipo vecchi Riverside? [/QUOTE] Non l'ho ascoltato tutto (è comunque disponibile su Spotify) ma mi sembra decisamente buono. Non direi Riverside, il sound è si moderno ma comunque ancorato alla tradizione progressive italiana, anche se con chitarre più accentuate. Messaggio modificato da AntonioC. il Domenica, 04-Giu-2017, 22:21 |